Juventus, il dopo Allegri è adesso. Le ultime deludenti prestazioni della formazione bianconera riportano in primo piano il suo futuro.
Non credeva alle sue orecchie Massimiliano Allegri, così come ai suo occhi quando sentiva e leggeva un fiume in piena di belle parole sulla sua Juventus, sulla sua evoluzione tecnico-tattica, sulla sua crescita come allenatore.
Persino Adani si era abbandonato a qualche complimento. Poi è arrivato il Sassuolo, la prima sconfitta in campionato, netta e senza attenuanti. Il brodino rappresentato dalla vittoria contro il Lecce, minimo sforzo e spettacolo incolore, è stato soltanto l’antipasto di un’altra prestazione a dimenticare. Il secondo tempo contro l’Atalanta è stato giudicato in maniera imbarazzante dalla critica e la seconda sconfitta è stata evitata per un niente.
Massimiliano Allegri è così finito nuovamente sulla graticola della critica. I tifosi, silenti nella prima parte della stagione in attesa di ulteriori conferme, hanno invece ripreso ad attaccare frontalmente il tecnico livornese. Questa stagione rappresenta l’ultima possibilità per Allegri di proseguire la sua avventura sulla panchina bianconera. Considerando quasi impossibile la vittoria dello scudetto per manifesta inferiorità, non rimane che la vittoria in Coppa Italia.
E potrebbe persino non bastare per salvare il posto. Cosa starà pensando Giuntoli? Il direttore tecnico della Juventus, nelle sue rare esternazioni, ha sempre avuto parole dolci nei confronti di Allegri. Ma cos’altro avrebbe potuto dire?
Nel caso in cui la Juventus decidesse di cambiare tecnico, su quale profilo si orienterebbe Cristiano Giuntoli? La scelta potrebbe ricadere su uno di questi tre tecnici, più volte e, in tempi diversi, accostati alla Juventus.
Thiago Motta, attuale tecnico del Bologna, è un profilo assai stimato dalle parti della Continassa. L’ottima organizzazione dei felsinei la Juventus l’ha potuta sperimentare direttamente nel recente confronto diretto in campionato, quando la formazione di Allegri ha sofferto terribilmente e strappato a fatica un pareggio ai rossoblù.
Igor Tudor, ex giocatore della Juventus, è sembrato in più occasioni, il tecnico più vicino alla panchina bianconera. L’ex tecnico del Marsiglia è ora tenuto d’occhio anche dalla Lazio nel momento in cui dovesse precipitare la situazione con Maurizio Sarri. Il suo passato bianconero costituisce un indubbio punto a suo favore al momento della scelta.
Antonio Conte è il nome che regala la maggiore fascinazione tra i possibili profili papabili alla panchina della Juventus. La sua storia parla da sola. Il tecnico salentino ha dato il via alla straordinaria sequenza delle nove vittorie consecutive in campionato e la parentesi nerazzurra, con la vittoria della scudetto che quella sequenza ha poi interrotto, verrebbe cancellata in un amen. Probabilmente il profilo più adatto alla rinascita bianconera.
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