“Non trovato positivo al testosterone”, colpo di scena clamoroso nella vicenda che riguarda il centrocampista della Juventus.
Un vero e proprio colpo di scena, che adesso potrebbe anche cambiare le carte in tavola. A svelarlo è il Corriere della Sera. Il principale quotidiano nazionale è tornato sull’esito delle controanalisi chieste da Paul Pogba, momentaneamente sospeso per doping.
Ieri è stata confermata la positività del centrocampista della Juventus, emersa lo scorso agosto durante i controlli effettuati dopo il match di campionato con l’Udinese. C’è una novità, però, rispetto al referto ufficiale, che parlava di “testosterone e suoi metaboliti”. Le controanalisi, infatti, riesaminate nello stesso laboratorio Fmsi di Roma che aveva effettuato il primo test, dicono che la sostanza assunta dal giocatore sarebbe invece il Dhea, ossia il deidroepiandrosterone. Si tratta di un androgeno persino più potente del testosterone, chiamato anche “ormone della giovinezza”. E che l’Agenzia mondiale Antidoping ha proibito già da un decennio. Entrambi producono gli stessi metaboliti, spiega il Corriere, ma grazie alla controanalisi si è potuta distinguere la sostanza dopante con una certa precisione. E adesso cosa cambia?
“Non trovato positivo al testosterone”, è il Dhea la sostanza proibita assunta da Pogba
Il Dhea, a differenza del testosterone, è un “contaminatore classico” di prodotti contro l’invecchiamento e per il miglioramento della forza muscolare.
Un “assist”, se vogliamo, per gli avvocati del centrocampista, che cercherà di dimostrare la contaminazione dell’integratore incriminato che Pogba avrebbe assunto in estate. Sarà tuttavia importante non contraddirsi e “rispettare” la tempistica di assunzione, che in questo caso può essere datata. L’ex Manchester United può quindi sperare in una riduzione dell’eventuale squalifica. La Procura nazionale antidoping intanto nelle prossime ore notificherà a Pogba l’avvio dell’azione disciplinare. L’interrogatorio dovrebbe verosimilmente avvenire la prossima settimana, secondo la Gazzetta dello Sport.