Juventus, l’ufficialità della sanzione non è lontana: fumata bianca nella trattativa per il patteggiamento.
Uno spiraglio di luce in fondo ad un tunnel buio e tetro, quello in cui si precipita quando si diventa dipendenti dal gioco d’azzardo. Nicolò Fagioli sta vivendo giorni difficilissimi, è nell’occhio del ciclone per la vicenda dello scandalo scommesse ma la strada che ha deciso di imboccare è sicuramente quella giusta.
L’obiettivo, quando il clamore degli eventi si attenuerà, è riprendere al più presto in mano la sua carriera, che prima di questa brutta storia stava finalmente decollando. Il centrocampista bianconero, supportati anche dalla Juventus, ha scelto di collaborare con la Procura federale, di non tenere nascosto nulla circa la sua dipendenza. Ha iniziato un percorso terapeutico, è seguito da uno psichiatra già da due mesi e presto potrebbe aderire a delle iniziative contro la ludopatia, come scrive questa mattina la Gazzetta dello Sport. Insomma, Nicolò vuole mettercela tutta per risolvere un problema che adesso rischia di fargli perdere un anno. Sì, è assai probabile che la Juventus possa ritrovarlo solamente nella stagione 2024-25.
Juventus, un anno di stop per Fagioli
Secondo la Gazzetta la trattativa per il patteggiamento è in dirittura d’arrivo. Ieri la svolta nell’incontro tra i suoi legali e la Procura federale.
Gli avvocati, come riporta la Rosea, speravano in una squalifica di 7-8 mesi, ma a quanto pare il procuratore federale Giuseppe Chiné e i suoi collaboratori spingono per almeno un anno di stop. È probabile che, alla fine, ci si incontri a metà strada. In ogni caso si tratterebbe di uno “sconto” importante rispetto al massimale di tre anni previsto dalla giustizia sportiva. Prima di arrivare all’ufficialità ci sarà ad ogni modo qualche altro passaggio da compiere: la Procura generale dello Sport presso il Coni, ad esempio, potrà formulare dei rilievi nei prossimi dieci giorni; poi la palla passerà al presidente della Figc Gabriele Gravina che sentirà il Consiglio federale a proposito della congruità della sanzione.