Serie A, non solo Pogba: i controlli antidoping hanno incastrato un altro giocatore: si prospetta un lunghissimo stop.
Sono trascorse tre settimane appena da quando ha apposto la sua firma in calce al nuovo contratto. In cuor suo sapeva, però, che la sua seconda avventura in Italia avrebbe potuto prendere una piega diversa. C’era già qualcosa che lo turbava ed era consapevole del fatto che era solo questione di tempo.
A qualche giorno di distanza dalle analisi e dalle controanalisi che hanno rilevato la positività di Paul Pogba al testosterone, un altro ciclone si sta abbattendo proprio in questi minuti sulla Serie A. Secondo quanto riportato dal sito web spagnolo Relevo, un secondo calciatore della massima serie italiana sarebbe risultato positivo ai controlli antidoping. Si tratta di Papu Gomez, rientrato nel Bel Paese dopo tre anni all’estero per vestire la maglia del Monza.
I controlli che hanno scatenato il caos non sono recenti. Sono stati effettuati ai tempi del Siviglia e risalgono al mese di novembre del 2022, al periodo immediatamente precedente, quindi, al Mondiale in Qatar di cui Gomez, argentino, è stato protagonista. Indipendentemente dall’epoca in cui si collocano i fatti, va da sé che per il 35enne di Buenos Aires adesso le cose si metteranno male. Molto male.
Ancora doping in Serie A: i controlli a novembre 2022
Ha firmato col Monza tre settimane fa e giocato due partite soltanto alla corte di Palladino, ma la sua avventura può dirsi già finita. Si prospettano infatti per lui, alla luce delle notizie emerse in questi ultimi minuti, due anni di squalifica.
Per Gomez non si tratta esattamente di un fulmine a ciel sereno, in ogni caso. Il calciatore, così come la società del Siviglia, era già al corrente dei fatti, sebbene la Uefa non fosse ancora intervenuta in merito. L’argentino sapeva che la sanzione sarebbe potuta arrivare da un momento all’altro e infatti, seppur con due anni di ritardo, la giustizia gli ha chiesto il conto.
I medici erano arrivati al quartier generale del Siviglia a sorpresa e avevano dato il via ad una serie di controlli antidoping a tappeto. Gomez avrebbe riferito, per difendersi dalle accuse, di avere assunto, la notte prima del “blitz”, uno sciroppo, senza consultarsi con lo staff medico della squadra. Cosa che, come noto, viola quanto prescritto dalle autorità, che raccomandano agli atleti di consultarsi sempre con dei professionisti prima di assumere qualsivoglia farmaco. Pagherà a caro prezzo, ora, quest’errore, al di là del fatto che la versione dei fatti da lui fornita corrisponda al vero o meno.