Osimhen in esclusiva a TvPlay, il centravanti del Napoli si è raccontato durante la diretta del programma “Vox to Box”.
Nei prossimi quaranta giorni la Juventus affronterà ben due big match. A fine novembre è in programma l’attesissima sfida con l’Inter: i nerazzurri faranno visita all’Allianz Stadium, in un derby d’Italia che potrebbe valere anche la vetta della classifica, visto il divario ridottissimo che c’è tra le due squadre in questo momento. Poi, qualche settimana dopo, i bianconeri sfideranno il Napoli, sempre a Torino.
Gli azzurri, campioni d’Italia in carica, l’8 dicembre (questa la data della partita) potrebbero essere ancora privi del loro cannoniere Victor Osimhen, tornato infortunato dal ritiro della rappresentativa nazionale nigeriana dopo l’ultima sosta. Il grande protagonista dello scudetto partenopeo dovrà effettuare nuovi esami a fine novembre per capire se potrà esserci o meno con la squadra di Massimiliano Allegri. Oggi, intanto, il centravanti del Napoli è stato ospite d’eccezione a “Vox to Box” su TvPlay, concedendo una lunga intervista. Tra le prime domande quella sul Pallone d’Oro, che verrà assegnato a fine mese.
Osimhen in esclusiva a TvPlay: “Spalletti è un genio”
Messi oppure Haaland? “Lo meritano entrambi – ha detto Osimhen – ma non voglio dare opinioni”. La sua speranza, ovviamente, è quella di poterlo vincere un giorno.
Il nigeriano ha poi parlato dei suoi gol. “Il mio preferito tra quelli che ho segnato? – ha continuato l’attaccante azzurro – Probabilmente quello contro la Roma all’Olimpico lo scorso anno. Poco prima, ne avevo sbagliato uno più facile. Ho ascoltato il mio istinto ed è andata bene. Anche quello nella gara di ritorno era stato un gol molto bello, un’azione provata in allenamento con Kvaratskhelia”. “Chi mi ha ispirato da giovane? Ho cercato di modellare il mio gioco su Didier Drogba, ho guardato molti suoi video e ho cercato di assorbire il più possibile”. Infine la chiosa non poteva non riguardare Luciano Spalletti: “Ha trasformato il mio modo di giocare, è un genio. Chiede molto ai suoi giocatori e da’ altrettanto. L’Italia con lui si è messa sulla sua buona squadra”.