Calciomercato Juventus, svolta Rabiot: incontro per la firma

La Juventus lavora per il rinnovo di Adrien Rabiot: incontro per la firma e svolta nel futuro del centrocampista francese

In un centrocampo sempre più scarno e privo di alternative, a causa delle squalifiche di Paul Pogba e Nicolò Fagioli, uno dei pochissimi punti fermi per Massimiliano Allegri è Adrien Rabiot.

Adrien Rabiot: incontro della Juventus con la mamma
Adrien Rabiot ©LaPresse

Nell’ultima partita di campionato contro il Milan ha indossato anche la fascia da capitano, giocando da vero leader, in assenza di Danilo. Un punto di riferimento tecnico e ormai anche caratteriale, se pur i suoi numeri non siano ancora all’altezza della scorsa stagione. Dopo le 9 reti nell’ultima annata, quest’anno è fermo a quota un gol e sta trovando con molta meno costanza la via della porta. Il suo valore, però, rimane di primaria importanza per l’allenatore toscano che non rinuncia mai al suo dinamismo in mezzo al campo.

Juventus, incontro con la mamma di Rabiot per il rinnovo: il punto

Come riportato dal giornalista Alfredo Pedullà, nella giornata di oggi la Juventus ha avuto un nuovo primo incontro con la madre di Adrien Rabiot, nonché il suo agente Veronique.

Rabiot: dialoghi per il rinnovo
Adrien Rabiot ©LaPresse

Il tema rimane quello del rinnovo di contratto del centrocampista francese, in scadenza a giugno 2024. Una situazione quasi analoga a quella che si era verificata qualche mese fa, poco prima della conclusione dell’ultima stagione. Anche in quel caso Rabiot era in scadenza e rischiava di andare via a parametro zero ma anche le parole di Allegri hanno fatto breccia sull’ex PSG nella scelta di rimanere a Torino, rinunciando anche a proposte consistenti dalla Premier League, in particolar modo dal Manchester United. Allegri lo ha messo al centro del progetto e in termini di rendimento sicuramente non sta deludendo. La Juventus ha avviato i nuovi contatti con la mamma del francese, con la speranza di poter chiudere l’accordo per il rinnovo nel minor tempo possibile, al contrario dell’anno scorso dove la negoziazione è durata parecchi mesi.

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