Sconfitta a tavolino, è deciso: colpo di scena inaspettato

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Sconfitta a tavolino, la maxi-rissa ha impedito il proseguimento della partita: i giocatori si sono rifiutati di scendere in campo. 

In termini di emozioni e di colpi di scena, tutto si può dire meno che il weekend calcistico appena archiviato sia stato deludente. E nonostante la decima giornata di Serie A sia ormai alle spalle, a quanto pare non è ancora finita qui.

Ne sono successe di tutti i colori e non solo, evidentemente, nella massima serie. È notizia di qualche ore fa che anche in un’altra categoria è accaduto qualcosa di piuttosto eclatante nel corso di questo fine settimana appena conclusosi. Ci riferiamo, nello specifico, alla terza categoria lombarda, più precisamente al Girone A Monza e Brianza. Secondo le informazioni sin qui trapelate, il match tra Virtus Trecella e Real Carugate sarebbe stato piuttosto acceso. Fin troppo, aggiungeremmo.

Gli ospiti erano in vantaggio ma, sul 3 a 1, è esplosa una maxi rissa che avrebbe poi impedito, di fatto, di proseguire la partita. La tensione, pensate un po’, ha raggiunto un livello tale che i giocatori espulsi e i padroni di casa, al momento di rientrare in campo, si sono rifiutati di farlo. Ma cosa è successo di così grave, vi starete legittimamente chiedendo, a Pozzuolo Martesana?

Sconfitta a tavolino, è successo di tutto nel match di terza categoria lombarda

Secondo quanto riferito da Calciomercato.it, la situazione sarebbe degenerata nel momento in cui il giudice di gara ha espulso un calciatore del Real Carugate poco dopo l’inizio del secondo tempo. Con l’accusa, a suo dire, di aver commesso “un grave atto di violenza e sputo nei confronti di un avversario”.

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– Juvelive.it (Ansa)

I suoi compagni di squadra si sarebbero ribellati e il giocatore incriminato, mentre usciva dal campo, avrebbe peggiorato la situazione “spaccando tutti i cestini dei rifiuti presenti” nei paraggi e continuando a sfogare la sua rabbia anche negli spogliatoi. E nel momento in cui la situazione s’è fatta ingestibile, dato anche l’ammutinamento dei due club, il giudice sportivo avrebbe quindi deciso di non continuare il match.

La partita è stata interrotta e l’arbitro ha assegnato la sconfitta a tavolino alla Virtus Acli Trecella. Infine, dulcis in fundo, è arrivata la squalifica del capitano della squadra punita, “per incomprensione dei propri doveri di capitano in quanto responsabile del comportamento della squadra”. Non se l’è cavata con poco neppure l’altro club, che è stato sanzionato per comportamento antisportivo alla luce della decisione dei giocatori di non tornare in campo.