Irregolarità nei pagamenti, la Procura federale aveva chiesto 4 punti ma il club ha deciso di patteggiare.
Nove punti nelle prime dodici partite di campionato. Un bottino alquanto scarno che non fa altro che rispecchiare il momento difficile che finora ha attraversando la società.
La tifoseria nei mesi scorso è rimasta in fibrillazione. Costretta a convivere con lo “spettro” del fallimento. Ci riferiamo alla situazione particolare che sta vivendo l’Alessandria, club piemontese che milita in Serie C, nel girone A. I grigi, che appena tre stagioni festeggiavano l’agognato ritorno in cadetteria, al piano di sopra sono resistiti un solo anno, retrocedendo immediatamente in terza serie. Al momento gli uomini allenati da Marco Banchini sono terzultimi in classifica, in piena zona playout. Sì, certo, il campionato è iniziato soltanto da qualche mese ma se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, per l’Alessandria si profila un’annata complicata.
Irregolarità nei pagamenti, un punto di penalizzazione per l’Alessandria
Un’annata in cui, oltre ad una salvezza tutta da conquistare, bisognerà sperare che non arrivino delle sanzioni a rendere più difficile il compito di Banchini.
L’Alessandria, come riportato questa mattina da Tuttosport, dovrà fare i conti con un punto di penalizzazione per irregolarità nei pagamenti relativi alle mensilità di giugno. La società, spiegava ieri il portale TuttomercatoWeb, “in questi giorni è impegnata nel passaggio di quote ed avrebbe adempiuto al pagamento delle imposte entro il 15 settembre, ma con credito imposta, soluzione non ammessa dal punto di vista federale”. Tuttavia, poteva andare molto peggio, se teniamo conto che la Procura federale aveva inizialmente chiesto 4 punti di penalizzazione prima che la nuova dirigenza decidesse di patteggiare.