Superlega! Un’intervista rilancia il progetto che tante polemiche e critiche ha suscitato negli ultimi due anni. Chi ne ha parlato?
Eravamo ad aprile del 2021 quando 12 club europei (Atletico Madrid, Real Madrid, Barcellona, Juventus, Milan, Inter, Arsenal, Chelsea, Manchester City, Manchester United, Liverpool e Tottenham) hanno ufficializzato la nascita della Superlega.
Una decisione che rompeva di fatto gli equilibri mondiali del calcio. I 12 club si dissociavano ufficialmente da UEFA e FIFA. La notizia non ha fatto in tempo ad essere lanciata dai media di tutto il mondo che, nei quattro angoli del pianeta, si è levata una protesta senza precedenti. I comunicati dei vari club coinvolti nel progetto della Superlega e pubblicati quasi all’unisono in piena notte, hanno dato al tutto quasi la parvenza di un golpe.
Ed è così che in tanti hanno definito il neonato progetto. Un progetto che però è durato poco più di ventiquattro ore. I 12 club compattamente avevano annunciato la grande rivoluzione calcistica salvo poi, ad uno ad uno, sfilarsi in buon ordine. Le sanzioni annunciate dagli organismi del calcio hanno intimorito i più. Soltanto Real Madrid, Barcellona e Juventus hanno resistito.
Il burrascoso addio di Andrea Agnelli alla Juventus e la restaurazione bianconera messa in atto da John Elkann, ha portato anche la Juventus ad abbandonare ufficialmente il progetto tanto caro all’ex numero uno bianconero. Ora colui che era stato scelto come presidente della Superlega, ovvero il numero uno del Real Madrid, Florentino Peres, è ritornato a bomba sull’argomento.
Superlega!
Superlega! Quello di Florentino Peres è un inno di lode ad un progetto che ora, più che mai, a suo modo di vedere, è indispensabile per salvare il calcio. Le sue parole non mancheranno di suscitare un vespaio di polemiche.
“Il calcio sta attraversando una crisi istituzionale senza precedenti. La situazione è molto grave. O si reagisce adesso o il calcio non sopravvivrà…Il calcio europeo non appartiene al presidente della UEFA: la Superlega è più necessaria che mai“, queste alcune delle sue parole riportate da juventusnews24.com.
Prosegue il numero uno del Real: “Sono arrivati a dire che usciremo dai campionati nazionali, è falso, perché sarebbe totalmente compatibile. Sarà una competizione meritocratica“. E in coda alle sue dichiarazioni non può mancare un attacco diretto alla UEFA: “l’anno prossimo cambierà la Champions League, verso un formato insolito, assurdo, senza senso calcistico. La UEFA gestisce il calcio senza trasparenza e senza innovare“.
Se le parole sono pietre, le dichiarazioni di Florentino Peres sono macigni scagliati contro Losanna e la UEFA. Facile immaginare come Andrea Agnelli abbia sottoscritto ogni singola parola del numero uno madridista. Ma la Juve, ormai, non è più affar suo. Purtroppo, secondo tanta parte del popolo bianconero.