Otto punti di penalizzazione e niente Europa, il presidente del club non usa mezze misure: “La statistica parla chiaro”.
Niente Serie A nel prossimo fine settimana. Il massimo campionato italiano, così come gli altri tornei europei più prestigiosi, si ferma per la pausa nazionali. Venerdì prossimo tocca agli azzurri di Luciano Spalletti, costretti a battere la Macedonia del Nord per scongiurare un altro flop clamoroso, come la mancata partecipazione ai prossimo Europei.
Si ferma, di conseguenza, anche la Juventus. O meglio, Massimiliano Allegri in questi giorni lavorerà con quei giocatori che non sono stati convocati dalle rispettive nazionali. Il tecnico livornese però è già concentrato sulla sfida di domenica 26 novembre, il frizzante scontro diretto con l’Inter all’Allianz Stadium. Si incontrano le due squadre che finora hanno fatto meglio e che sono rispettivamente prima e seconda in classifica, separate da soli due punti. Davanti ci sono i nerazzurri, i candidati principali per la vittoria del titolo. La Juventus al momento riveste il ruolo dell’outsider di lusso, visto che fino a poche settimane in pochi la consideravano una favorita per il tricolore.
Otto punti di penalizzazione e niente Europa, lo sfogo di Cairo: “Duecento episodi sfavorevoli”
Ed invece, grazie principalmente a degli straordinari numeri difensivi – otto clean sheet e un gol subito in più rispetto all’Inter – la Signora dopo 12 giornate si ritrova lassù, a pochi passi dalla cima.
I bianconeri arrivano al big match con l’Inter sulla scia di ben cinque vittorie consecutive: tra queste c’è anche il derby con il Torino, vinto 2-0 grazie ai gol di Gatti e Milik. A proposito dei granata, oggi il presidente del club Urbano Cairo si è lasciato andare ad un duro sfogo durante il Festival Orientamenti, a Genova. “Siamo stati penalizzati in maniera incredibile – ha detto, riferendosi alla sua squadra – Ho visto una statistica che dice che negli ultimi tre campionati abbiamo avuto 200 eventi sfavorevoli contro 50 favorevoli. Sono 7-8 punti a campionato che tu perdi e se li avessi potresti fare certamente di più. L’anno scorso ce ne mancavano tre per andare in Europa”.