La decisione della Juventus segna una nuova era. Ecco quello che il club vuole fare con il comparto femminile. Accordo già trovato
C’è una Juventus che ha vinto cinque scudetti di fila e che da un anno a questa parte ha come iniziato un nuovo ciclo. Così come successo agli uomini. Parliamo della squadra femminile di Montemurro, con Braghin che ne gestisce le operazioni da quanto è nata.
Adesso c’è la Roma lì davanti a tutti, ma il campionato è lungo e come sappiamo si snoda in due fasi importanti. La prima si chiude a febbraio, poi sarà il tempo di giocare per lo scudetto con la poule, un format visto già lo scorso anno. In ogni caso a spiegare quello che è il lavoro che Braghin sta facendo lo spiega l’edizione online della Gazzetta dello Sport, che entra nei dettagli del nuovo progetto bianconero. Quello che deve portare la squadra a trionfare, ma non solo, anche a crescere direttamente dal settore giovanile le ragazze.
La decisione della Juventus, il progetto femminile
“A capo del settore giovanile femminile del club c’è Carola Coppo, che condivide la visione del suo responsabile (Braghin, ndr) e ne sviluppa le tracce rimanendo sempre fedele ai valori del club. Seppur la media d’età sia più bassa, anche sul fronte femminile si punta a “costruire sempre più giocatrici che possano essere protagoniste nel futuro della Juventus Women o creare valore (economico e tecnico) ai fini del mercato” si legge.
E le più brave, inoltre, che vanno dai 14 ai 17 anni, una volta al mese si possono allenare con la Prima Squadra del tecnico australiano. “Un modo per farle sentire partecipi e dentro il percorso che guarda con ambizione alla prima squadra”, ha sottolineato in questo caso Braghin. Oltre questo infine ci sarà una continuo confronto per tutti i tecnici per aggiornamenti e altro, pure con dei tecnici esterni. Da quando il professionismo ha abbracciato anche la squadra femminile, le dinamiche sono molto simili a quelle del maschile.