“Apologia del terrorismo”: scatta l’indagine preliminare contro un calciatore

Ciò che è successo in Ligue 1 è già all’ordine del giorno: il giocatore è stato arrestato dalla polizia, i dettagli.

Nella serata di giovedì, Youcef Atal, difensore algerino del Nizza, è stato messo in custodia dalla polizia francese con l’accusa di “istigazione all’odio razziale per motivi religiosi“.

Questa nuova svolta segue le controversie scaturite dalle sue pubblicazioni sui social media riguardanti il conflitto tra Israele e Hamas, che avevano già portato alla sua sospensione da parte del Nizza e della Ligue de Football Professionnel. Il mese scorso, Atal aveva diffuso un video di un predicatore che invocava una strage di ebrei, suscitando indignazione e reazioni immediate. Nonostante avesse cancellato rapidamente la pubblicazione e presentato le sue scuse su Instagram, l’azione aveva già scatenato una serie di conseguenze disciplinari.

Youcef Atal, difensore del Nizza è stato arrestato

Il Nizza aveva deciso di sospenderlo temporaneamente il 18 ottobre, e il Consiglio Etico Nazionale della FFF lo aveva deferito al comitato disciplinare della Lega. Il 25 ottobre, la LFP aveva annunciato una squalifica di sette partite per Atal. Oltre alle misure disciplinari, Atal è ora oggetto di un’indagine preliminare aperta dalla procura di Nizza dal 16 ottobre per “apologia del terrorismo” e “istigazione all’odio o alla violenza basata su una specifica religione“. Le indagini sono state affidate alla polizia giudiziaria di Nizza.

Le nuove accuse sollevano ulteriori domande sulla condotta dei giocatori sulle piattaforme social e sulle responsabilità che ne derivano, anche al di fuori dell’ambito calcistico. La dichiarazione di Atal su Instagram, in cui ha espresso rammarico e condanna verso ogni forma di violenza, sarà probabilmente oggetto di valutazione durante le indagini in corso. La vicenda continua a destare l’attenzione e a sollevare interrogativi sulle implicazioni delle azioni dei professionisti dello sport nel mondo digitale.