Futuro, sostenibilità e “nuovo allenatore”, l’amministratore delegato di Exor a ruota libera sul club bianconero.
Quello in corso è un po’ il famigerato “anno zero” per una Juve che ha fretta di tornare a dettare legge in Italia ed essere di nuovo competitiva anche nell’Europa che conta.
Il club bianconero è reduce infatti da due stagioni deludenti. Oltre a restare a secco di titoli – l’ultimo risale all’anno in cui c’era Andrea Pirlo in panchina – a prendersi la scena sono state le vicissitudini societarie. L’inchiesta Prisma ha di fatto “staccato la spina” alla presidenza di Andrea Agnelli, che proprio un anno fa si dimetteva insieme al vecchio CdA. Dallo scorso gennaio siamo entrati in una nuova era, in cui la parola d’ordine è sostenibilità. Per prima cosa, dunque, sarà fondamentale sanare i conti di una società che sul finire dello scorso decennio si era fatta prendere un po’ la mano. Nella scorsa settimana è stata intanto ufficializzata una nuova ricapitalizzazione. Una conferma della volontà di Exor, la holding che controlla il club, di continuare ad investire nella Juventus.
Futuro, sostenibilità e “nuovo allenatore”: “Allegri sta facendo bene, Chiesa come Sinner”
Ha parlato di “anno zero” anche l’amministratore delegato di Exor, John Elkann, che oggi ha incontrato gli operatori finanziari al Lingotto.
“La Juventus ha dovuto in un certo senso ricominciare daccapo – ha detto a La Stampa – I vertici hanno risolto i problemi esterni e questo sta aiutando anche la squadra. L’obiettivo, dopo l’aumento di capitale, è conciliare risultati sportivi e sostenibilitа finanziaria. Non siamo stati avvicinati da fondi interessati al club e non ne abbiamo cercati, non è una prospettiva che ci interessa. E non siamo interessati al delisting dalla Borsa”. Elkann ha poi detto la sua anche sull’operato di Massimiliano Allegri. “Sta facendo bene, speriamo ci porti tanti altri trofei. Ora guardiamo partita dopo partita”. Infine, l’ad di Exor ha anche citato Jannik Sinner, che domenica scorsa ha trascinato l’Italia in finale di Coppa Davis. “Speriamo che abbia ragione Spalletti e Chiesa sia il nostro Sinner, ma la strada è lunga per noi per raggiungere successi come la Davis”.