La protesta adesso è totale: c’è un nemico comune in Premier League, in seguito alla decisione della Lega di penalizzazione per l’Everton
Il caso del Manchester City è uno degli argomenti in primo piano in queste ore, in relazione anche a quelli che potrebbero essere gli sviluppi in chiave mercato.
In 14 stagioni sarebbero ben 115 le violazioni del Fair Play Finanziario da parte del Manchester City. Tra cui gli accordi di sponsorizzazione “gonfiati”. La Premier League ha accusato il club di non aver collaborato con le indagini. La vicenda, resa nota nello scorso gennaio, è passata sotto traccia negli ultimi mesi. Almeno fino a quando l’Everton non si è ritrovato al penultimo posto in classifica, causa penalizzazione di ben 10 punti. I tifosi dei Toffees non hanno trattenuto la loro rabbia, così come tutti i sostenitori delle altre squadre del campionato. Il nemico comune è diventato proprio il City di Guardiola: “All’Everton la penalizzazione, perché ancora niente al City?”. La protesta è legata a una Premier League corrotta e propensa a favorire il potere di un club come il City. L’ultima giornata di campionato è stata caratterizzata da numerose proteste, anche all’Etihad, dove durante Manchester City-Liverpool è passato un aereo con la scritta “Premier League=Corrupt“.
Da evidenziare anche la manifestazione dei tifosi dell’Everton fuori da Goodiso Park prima della partita contro il Manchester United, sfociata nella coreografica con i numerosi cartellini con il loro della Premier e la scritta Corrupt.
Nel rapporto pubblicato il 30 novembre, è stato annunciato che la Premier League e il Manchester City hanno concordato l’inizio del processo per l’autunno del 2024, con la sentenza che non arriverà prima dell’estate dell’anno successivo. La decisione definitiva arriverà, quindi, nel 2025. Ad oggi è difficile parlare di una possibile pena per il club inglese ma, stando ai regolamenti finanziari della Premier League, sono diverse le sanzioni che potrebbero coinvolgere i citizens. Dalla multa pecuniaria fino alla penalizzazione in classifica. L’estremo sarebbe addirittura la revoca dei titoli o l’espulsione dalla Premier League con eventuale e conseguente retrocessione. Nel frattempo in Inghilterra le protesta non accennano a fermarsi.
Il caso dell’Everton, però, sembra piuttosto differente da quello del City, in quanto i Toffees erano stati accusati di violazione del regolamento su sostenibilità e profitto. L’Everton ha cercato il patteggiamento che, però, non è stato raggiunto e da lì la successiva penalizzazione. Un caso che differisce da quello dei citizens che avrebbero commesso ben altri illeciti, tutti da analizzare in maniera singola e slegata l’uno dall’altro. Ad oggi, però, la squadra guidata da Pep Guardiola è diventato il nemico comune dei club inglesi.
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