Retrocessione Juventus, il regolamento parla chiaro ed è già stato messo nero su bianco. Ecco cosa dicono le carte sulla questione
Se da un lato c’è una Juventus che lotta per lo scudetto, quella di Allegri, ce n’è un’altra, quella di Brambilla, che la stagione non l’ha iniziata proprio nel migliore dei modi e rischia la retrocessione.
Parliamo della Next Gen, che nel weekend appena andato in archivio ha perso in trasferta contro il Cesena rimanendo nei bassi fondi della classifica. Il campionato è ancora lungo e la squadra ha sicuramente tutti i mezzi per cercare di tirarsi fuori da questa situazione, ma è indubbio che serva un cambio di rotta repentino altrimenti la questione si fa sempre più delicata e più difficile. Insomma, servirebbe qualche vittoria, cosa che fino al momento sembra utopistica e qualcuno, inoltre, si sta chiedendo cosa potrebbe succedere nel caso di retrocessione in Serie D. Il regolamento parla chiaro.
Retrocessione Juventus, una sola soluzione
Non c’è la possibilità per la Juventus di iscriversi, nel caso, al campionato di Serie D. No, il regolamento parla chiaro e proprio in questo tipo di cose sottolinea come una seconda squadra di una che milita in Serie A al massimo può giocare nella terza serie.
E allora che cosa potrebbe succedere? Assai semplice, come cosa: la Juventus dovrebbe fare domanda di ripescaggio e sperare che qualche club che ha raggiunto la salvezza oppure neopromosso non si iscriva al campionato. In questo modo, con un posto vacante e in base poi a quella che sarà la graduatoria dei ripescaggi, i bianconeri potrebbero tornare in terza serie. Unica soluzione, non c’è altra via.