Serie A e Champions League, all’improvviso cambia tutto. Adesso c’è un’alternativa: dove vedere la Juve senza Sky e Dazn.
Il calcio spezzatino, questo è poco ma sicuro, è lontano anni luce dal calcio inteso alla vecchia maniera. I tifosi hanno dovuto farsene una ragione, ma il fatto che siano ormai poche le gare in concomitanza, e che si giochi ormai anche durante la settimana e non più solamente nel weekend, non è che piaccia un granché.
Così come non piace troppo il fatto che godersi la Serie A, la Champions League e tutte le altre competizioni sia diventato un lusso per pochi. Solo le piattaforme a pagamento, salvo qualche rara eccezione, trasmettono le gare di campionato e le partite dei principali tornei calcistici. E si fanno pagare a peso d’oro, costringendo chi fatica ad arrivare a fine mese a rinunciare al piacere di tifare per la propria squadra del cuore dal divano di casa. L’accordo di Dazn e Sky con la Lega avrà soddisfatto i club di Serie A, forse, ma non gli spettatori ed i tifosi.
Qualcosa, però, potrebbe presto cambiare. No, non lavorate troppo di fantasia. Le due piattaforme non hanno la benché minima intenzione di correggere il tiro e di rivedere i prezzi degli abbonamenti. Una certa decisione dell’Unione Europea potrebbe, però, riaprire i giochi.
Serie A e Champions League senza Sky e Dazn: adesso si può
L’Ue, secondo le notizie circolate nelle ultime ore e riportate da Calcio e finanza, avrebbe deciso di eliminare una delle ultime barriere digitali ancora in essere tra gli Stati membri. Ci riferiamo al geo-blocking, che permetterebbe agli utenti europei, in teoria, di abbonarsi anche ai servizi stranieri. E di avere, dunque, un maggior numero di opzioni a disposizione.
Il Parlamento Europeo non ha ancora votato a favore di questa ipotesi, ma nel caso in cui dovesse succedere sarebbe possibile vedere la Serie A senza Sky e Dazn. Nonché la Champions League, come se non bastasse. Il tutto a prezzi decisamente più bassi, visto che nei Paesi dell’Est Europa, ad esempio, le partite della massima serie vengono trasmesse da piattaforme streaming che costano molto meno delle nostre.
L’eliminazione del geo-blocking potrebbe avere delle pesanti ripercussioni, dunque, sui due broadcaster. Ed è ragionevole pensare, pertanto, che presenterebbero ricorso immediatamente per far valere i propri diritti.