L’allenatore della Juventus lo scelgono Chiellini e Platini, inizia lentamente a prendere forma la nuova società.
Ieri si è chiusa (o quasi) un’era. L’addio al calcio di Giorgio Chiellini fa calare il sipario su un capitolo importantissimo della storia della Juventus dopo i ritiri di Andrea Barzagli, il primo della cosiddetta BBBC ad appendere gli scarpini al chiodo, e di Gigi Buffon, che ha detto basta lo scorso giugno dopo due stagioni al Parma.
Rimane in attività solamente Leonardo Bonucci. Che in estate, dopo essere stato messo fuori rosa dal club, ha accettato la proposta dell’Union Berlino, squadra rivelazione dell’ultima Bundesliga. Su questi quattro giocatori la Signora ha costruito quella che rimarrà per sempre un’incredibile epopea. Nessuna squadra, in Italia, era stata in grado di vincere ben nove scudetti di fila. E Chiellini, insieme a Buffon, è probabilmente il giocatore più iconico di quella mitologica striscia di successi. Il centrale di origine toscana ha versato fino all’ultima goccia di sudore per la causa bianconera, per poi decidere di fare un’ esperienza negli Stati Uniti, con i Los Angeles FC.
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Ieri ha annunciato quello che era ormai scontato dopo la sconfitta nella finale MLS contro i Columbus Crew. Un breve messaggio sui social, annunciando l’inizio di una nuova avventura professionale. Chiellini diventerà un dirigente, probabilmente della Juventus.
Secondo Mario Mattioli, intervenuto oggi a Radio Radio, “è una persona matura e coerente, ha frequentano un master per un anno e mezzo. Non è un Marotta d’emblèe, però non c’è nessuno che conosce bene tutte le dinamiche all’interno della Juventus come Chiellini”. La sua presenza andrebbe a colmare un vuoto, se consideriamo che al momento non c’è un dirigente che provenga dal mondo del calcio. La nuova Juve, sostiene Mattioli, potrebbe presto accogliere una figura del calibro di Michel Platini. “Le Roi presidente, Chiellini direttore generale e Conte allenatore”, ha detto.