Né Chiellini né Platini, bomba Juventus. I bianconeri cambieranno diversi protagonisti in campo e qualcosa potrebbe cambiare anche in società.
E’ una Juventus “in fieri”, che non ha ancora terminato il processo di profonda ristrutturazione, o sarebbe meglio chiamarla rivoluzione, che ha contrassegnato il post-inchiesta Prisma.
E’ una Juventus che il demiurgo Cristiano Giuntoli sta plasmando con le sue idee e direttive, che la muteranno non poco da qui alla prossima estate. Ma è una Juventus che non muterà soltanto i suoi protagonisti in campo. Cambiamenti sono attesi anche nei quadri dirigenziali.
Ruoli di responsabilità che potrebbero vedere presto avvicendamenti e nuovi ingressi. A cominciare da Giuseppe Pompilio e Stefano Stefanelli, storici e stretti collaboratori di Giuntoli, che arriveranno a Torino dal prossimo 1° luglio, con un anno di ritardo rispetto al direttore tecnico. Ma siamo soltanto all’inizio.
La nuova dirigenza bianconera, selezionata e scelta personalmente da John Elkann, è composta da illustri professionisti, dall’immagine austera ma assai poco “juventina”. I tifosi quasi invocano figure che rappresentino di più, e meglio, la storia della Juventus.
Alessandro Del Piero e Michel Platini sono le figure che tornano spesso nei sogni dei tifosi. Il recentissimo addio al calcio di Giorgio Chiellini ha poi immediatamente posto il nome della “Torre di Pisa” come possibile nuovo dirigente bianconero. La grande novità, però, potrebbe essere un’altra.
Né Chiellini né Platini bomba Juventus
Eppur si muove qualcosa all’interno dell’universo bianconero. Un volto amatissimo dal popolo bianconero potrebbe presto varcare i cancelli della Continassa per muovere i primi passi nel suo nuovo percorso da dirigente.
Torinese e juventino dentro. Con la maglia della Juventus addosso Claudio Marchisio, classe 1986, è diventato grande, in campo e fuori. Del futuro dell’ex centrocampista della Juventus ha scritto Giovanni Albanese su La Gazzetta dello Sport. A breve “Il Principino” potrebbe ricoprire un ruolo dirigenziale in seno alla Juventus.
Potrebbe intraprendere il suo percorso dirigenziale partendo dal settore giovanile, per poi iniziare un’eventuale ascesa ai piani alti della società bianconera. Professionalità, competenza e l’eleganza nei modi, nel parlare e nel vestire che potrebbero rinverdire lo stile Juventus che negli ultimi anni è andato un po’ a farsi benedire. In tutti i sensi.
La Juventus alla ricerca della juventinità perduta potrebbe iniziare da Claudio Marchisio. Sarebbe l’incipit più bello di un vero cambiamento. Anche per accantonare figure professionalmente ineccepibili che però riportano, fatalmente, a ricordare periodi bui. E poi c’è sempre spazio per Del Piero, Platini e Chiellini.