Il doppio segnale dopo Genoa-Juventus: tutti avvisati

Il doppio segnale dopo Genoa-Juventus, tutti avvisati dentro il club bianconero che adesso deve per forza fare qualcosa

Il pareggio contro il Genoa non solo lascia l’amaro in bocca per come è arrivato, ma sicuramente manda un segnale a Massimiliano Allegri. Nella sua squadra nessuno è insostituibile, tranne uno.

Il doppio segnale dopo Genoa-Juventus: tutti avvisati
Giuntoli (Lapresse) – Ilveggente.it

Ora, non c’è bisogno della zingara per capire chi è: Adrien Rabiot, che fino a ieri aveva quasi sempre giocato e che ha saltato un solo match per squalifica, non c’era in campo contro la truppa guidata da Alberto Gilardino e senza dubbio la sua assenza è quella che si è sentita di più. Dite: basta solo una partita per dire che è l’unico che davvero non può essere sostituto? Sì, crediamo di sì, crediamo che bastino solamente novanta minuti e poco più per affermare che, il francese, deve scendere in campo sempre. Non che Allegri non lo abbia capito da tempo, ma forse ieri da chi ne ha preso il posto si aspettava un segnale diverso. Che purtroppo non è arrivato.

Rabiot e mercato, il segnale è doppio

Oltre a dirci questo, ovviamente, la partita di Genoa ci ha detto un’altra cosa: risaputa, ovviamente. Ma è un ulteriore dato che non bisogna sottovalutare. La Juve a gennaio per rimanere in qualche modo e fin quando possibile agganciata all’Inter (che domenica sera gioca all’Olimpico contro la Lazio) ha bisogno di qualche innesto. Ha bisogno di qualcuno soprattutto lì in mezzo al campo.

Il doppio segnale dopo Genoa-Juventus: tutti avvisati
Rabiot (Lapresse) – Juvelive.it

Sì, si sapeva anche questo. Ma forse qualcuno sperava – soprattutto dentro al club – che non ce ne sarebbe stato bisogno. E invece alla prima occasione dove è mancato Rabiot è mancata quella personalità che serve, quella brillantezza e quella possibilità di attaccare lo spazio con qualità e determinazione. Mancato anche il cambio passo, quello decisivo nella sfida contro il Monza. Da oggi Rabiot si potrebbe soprannominare l’insostituibile.

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