Premier League e la mannaia del Financial Fair Play. Il campionato più bello e ricco del mondo deve fare i conti con i suoi…conti.
Gli appassionati la seguono incantati. Per gli amanti del calcio la Premier League è diventata, in questi anni, il Tempio del Football. Esattamente come la Scala di Milano è il Tempio della Lirica.
Il campionato più ricco del mondo, composto da club con ricchissime proprietà, ha sbaragliato tutta la concorrenza. Un campionato con la sua Lega, che ha le sue regole, anche quelle prettamente legate alla redditività e alla sostenibilità della Lega stessa (PSR).
Gli anni 2024-2025 sono quelli in cui la Premier League potrebbe venire sconquassata da sentenze che potrebbero coinvolgere diversi club importanti, persino il più importante in questo ultimo decennio.
Il mancato rispetto delle norme legate al Financial Fair Play porterà il prossimo autunno la società campione d’Europa, il Manchester City, a processo per la violazione di ben 115 norme del FFP, come ci informa goal.com. Un’indagine durata cinque anni.
Premier League e la mannaia Financial Fair Play
Oltre Manica non è, però, soltanto il City di Pep Guardiola a tremare. Anche sull’Everton si è abbattuta la mannaia della giustizia per la violazione delle norme legate alla redditività e alla sostenibilità della Premier League. Una violazione costata dieci punti di penalizzazione.
Ma la spada di Damocle del Financial Fair Play non ha ancora cessato di colpire la Premier League. Infatti la scure della giustizia potrebbe abbattersi anche su una nobile decaduta del calcio britannico, il Nottingham Forrest.
Il club, che può mostrare in bacheca la bellezza di due Coppe dei Campioni vinte consecutivamente negli anni 1979-1980, rischia una penalizzazione in classifica qualora venissero riscontrate delle violazioni delle norme che regolano il Financial Fair Play della Premier League.
Le nuove norme introdotte dalla Lega della Premier League prevedono che tutte le società debbano presentare i loro conti per la stagione 202-2023 entro il 31 dicembre, anziché nel mese di marzo, come in precedenza.
Questo per far sì che le violazioni alle norme vigenti saranno pertanto esaminate in maniera tale da comminare eventuali sanzioni, come la penalizzazione in classifica, nell’ambito della stagione corrente.
Il campionato più bello del mondo è pertanto sotto scacco. Il processo al Manchester City di fine autunno segnerà comunque un momento di svolta. La sentenza, considerati gli immancabili ricorsi, potrebbe arrivare l’estate successiva, nel 2025. E sappiamo già che in Inghilterra, e per la Premier League in particolare, quella del 2025 sarà un’estate ‘bollente’.