Il presidente Gravina si esprime sull’episodio dei cori razzisti contro Mike Maignan: le sue dichiarazioni
Episodio deplorevole, quello accaduto ieri alla Dacia Arena durante Udinese-Milan e che ha visto protagonista Mike Maignan.
Il portiere rossonero ha subito insulti razzisti e ha abbandonato il terreno di gioco in segno di protesta, convinto poi dai compagni a tornare in campo per aiutare la squadra. Il portiere francese ha denunciato quanto accaduto prima all’arbitro in campo e poi alla stampa nel post-partita. In merito a quanto accaduto sono arrivati tanti messaggi di appoggio e solidarietà a Maignan, da parte di club e calciatori. Oggi Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha rilasciato un’intervista al TG1.
Insulti razzisti a #Maignan, #Gravina al TG1: “Le nostre norme hanno tenuto, noi non ci giriamo dall’altra parte. Sconfitta a tavolino in questi casi? Se lo vorrà la Fifa”https://t.co/XjswNMGVeq
— Sportface (@sportface2016) January 21, 2024
Gravina sui cori razzisti contro Maignan: “Non ci giriamo dall’altra parte”
“Ho voluto manifestare la solidarietà a Maignan e condannare in maniera molto ferma quanto accaduto a Udine.
Le nostre norme del 2019 hanno funzionato, nessuno ha girato il proprio sguardo dall’altra parte, vuol dire che le norme hanno tenuto, ora bisognerà capire quali saranno le sanzioni”. Gravina ha proseguito: “La sospensione è un messaggio molto forte, ma la sospensione o la chiusura definitiva di una partita di calcio con migliaia di spettatori allo stadio, è un problema di ordine pubblico, non spetta a noi e noi non vogliamo sostituirci a chi ha il dovere, l’obbligo e il diritto di gestire l’ordine pubblico. La sconfitta a tavolino per la squadra i cui tifosi hanno commesso atti di razzismo e causato l’annullamento della partita? Se il presidente della Fifa ritiene che questa idea possa essere trasformata in norma, potrà farlo, noi ci adegueremo ai principi informatori che la Fifa indicherà”.