Intera giornata di Serie A all’estero, il nuovo progetto della Lega Serie A: l’ha svelato il presidente di Lega Lorenzo Casini.
Ha fatto scalpore, nei giorni scorsi, l’immagine dello stadio Al-Awwal Stadium di Riad quasi completamente vuoto durante il match tra Napoli e Fiorentina, valido per la semifinale del nuovo format della Supercoppa Italiana.
Da quest’edizione, infatti, la coppa non si assegna più al termine di una gara secca tra la vincitrice dello scudetto e quella della Coppa Italia, ma coinvolge anche la seconda classificata nell’ultimo campionato e la finalista della coppa nazionale. Competizione trasformata dunque in una sorta di Final Four come avviene già da qualche anno in Spagna. Pochissimi, dicevamo, i biglietti staccati per la sfida tra azzurri e viola, che il pubblico della capitale saudita ha deciso di “snobbare”, dimostrando poco interesse per le squadre meno “famose” della Serie A. Si è trattato indubbiamente di una sconfitta per l’intero movimento calcistico italiano: non sono state poche le critiche nei confronti dei vertici della Lega, responsabili di non aver fatto nulla per evitare un simile fiasco.
Intera giornata di Serie A all’estero, Casini: “Ecco i pro e i contro”
Polemiche che non sembrano aver scalfito il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, intervenuto al Social Football Summit per tracciare un bilancio sulla Final Four araba.
“Le società sono soddisfatte – ha detto – Era la prima volta che sperimentavamo questo format, tutto si può migliorare però siamo soddisfatti di com’è andata. L’Arabia Saudita è diventato un Paese di riferimento”. Esportare il nostro calcio sembra essere la missione di Casini e della Lega: tra i progetti futuri ci sarebbe anche un’intera giornata del campionato di Serie A all’estero. “Si tratta di una cosa che stiamo valutando – ha spiegato – ma ci sono pro e contro. Il primo contro ovviamente è relativo ai tifosi che potrebbero perdere una giornata. Il luogo sarebbe da determinare. Tra l’altro al momento non sarebbe possibile senza autorizzazione di Fifa e Uefa”.