Juventus, un tifoso molto speciale ha fatto rotta su Torino nei giorni scorsi: stenterete a credere alla sua storia.
Quando si è addormentato era il 2013. Quando si è risvegliato, era il 2001. Non ha viaggiato nel tempo, ovviamente, ma nella sua testa è successo proprio questo. L’incidente in cui è stato coinvolto poco più di due lustri fa si è portato via 12 anni. 12 anni e un sacco di ricordo bellissimi.
È una storia assurda e quasi inspiegabile quella di Pierdante Piccioni, che in molti conoscono come Dottor Amnesia. Era il primario del Pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore di Lodi e di quello di Codogno, ma il coma in cui è caduto dopo quell’incidente ha cambiato per sempre la sua vita. Quando si è risvegliato, poche ore dopo, non ricordava che l’euro avesse sostituito la lira. Non ricordava neanche quanto e come Internet avesse stravolto il mondo contemporaneo. E i suoi figli non erano i giovani adulti che stazionavano lì, davanti al suo letto d’ospedale: erano, o almeno così credeva, due bambini di 8 e 11 anni. Invece no. Di anni ne avevano rispettivamente 20 e 23, ma di tutto il tempo trascorso in loro compagnia lui non aveva più ricordi.
La sua storia ha ispirato, come noto, la serie tv di successo Doc nelle tue mani, in cui Luca Argentero interpreta proprio Piccioni. C’è qualcosa, a proposito del dottore in questione, che potreste però non sapere. Molti dettagli della sua vita privata, alla luce di quanto accaduto, sono stati resi noti, ma solo i meglio informati sanno che il suo cuore è bianconero. E che la Juventus, in qualche modo, lo sta aiutando a recuperare la memoria.
La Juventus non si dimentica: l’incredibile storia di Dottor Amnesia
Il vero protagonista di Doc è arrivato a Torino nei giorni scorsi e, manco a dirlo, si è precipitato allo Stadium per godersi la “nuova” – ai suoi occhi – Juventus. Che nella sua testa, al risveglio, giocava ancora al Delle Alpi e non nello splendido impianto sorto alla Continassa. E per ricordare, tuffandosi tra i cimeli del Museum.
“Per ricostruire il legame con i miei figli – ha raccontato l’ex primario – guardiamo insieme tutte le partite al pub“. Si sforza di ricordare, Pierdante, ma non c’è verso. Fortuna che qualcosa di buono c’è, in una storia che è al centro, oltre che della serie tv di cui sopra, anche di un bel po’ di libri.
Piccioni ha rimosso, tra le tante cose, anche due episodi che molti tifosi hanno accantonato in un angolo recondito della propria memoria: la sconfitta subita dal Milan nel 2003, in finale di Champions, e il triplete dell’Inter di 7 anni dopo. E forse è meglio così. Vorrà dire che ci sarà più spazio per i nuovi e bellissimi traguardi e successi che senz’altro la Vecchia Signora regalerà a lui e a tutti i suoi tifosi da qui in avanti.