Il calcio italiano non smette di portare in prima pagina i suoi cronici problemi. Un po’ tutte le società sembrano dover passare sotto le forche caudine.
Che il calcio italiano non navighi in acque tranquille non è una notizia dell’ultima ora. Da anni la maggior parte dei club italiani, soprattutto i top club, presentano rossi imbarazzanti, figli di gestioni ‘allegre’ e persino, in diversi casi, ‘sconsiderate’.
Pertanto non sorprende che, quasi periodicamente, vi siano società in difficoltà e che persino i passaggi di proprietà diventino materia di infinite trattative con estenuanti strascichi giudiziari che dovrebbero poi mettere definitivamente fine a beghe vecchie e nuove, tra vecchie e nuove proprietà.
Il 2023 è stato un ‘annus horribilis’ per la Sampdoria ed i suoi tifosi. Prima la prematura scomparsa di un figlio prediletto della Samp, Gianluca Vialli, poi la retrocessione in Serie B. Anche la stagione in corso, con Andrea Pirlo sulla panchina blucerchiata, non sta dando i risultati sperati e la serie A è ormai una chimera.
E quasi non bastasse tutto ciò prosegue l’infinita controversia tra la vecchia e la nuova proprietà della società blucerchiata. Nove anni di proprietà di Massimo Ferrero ed una montagna di debiti stavano ‘affogando’ la Sampdoria, fino all’arrivo di Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi che, di fatto, hanno evitato il fallimento.
Calcio nel caos, richiesta di sequestro delle azioni
Il passaggio di consegne tra la vecchia e la nuova proprietà della Sampdoria costituisce ancora motivo di scontro. E l’edizione genovese del Secolo XIX ci ha aggiornato riguardo questa intricata situazione.
L’ex trustee, Gianluca Vidal, dopo aver presentato l’istanza al Tribunale di Milano con la richiesta di annullamento della cessione della Sampdoria dalla società facente capo a Massimo Ferrero alla Blucerchiati Spa di Matteo Manfredi ed Andrea Radrizzani, avrebbe chiesto al tribunale il sequestro cautelare delle azioni della Sampdoria in possesso della Blucerchiati Spa.
La Sampdoria si è mostrata infastidita da questa nuova operazione di disturbo da parte della vecchia proprietà che mira, a giudizio della nuova dirigenza, esclusivamente a rallentare il processo di insediamento del nuovo gruppo dirigente iniziato la scorsa estate. A quanto pare anche il 2024 non è iniziato sotto i migliori auspici per la Sampdoria.