UFFICIALE la vittoria a tavolino. Una giornata da dimenticare, un errore che lascia un segno profondo. Una gara da cancellare subito. In tutti i sensi.
Il calcio sa regalare momenti indimenticabili legati ad un evento, ad una vittoria, ad un’emozione. Sa anche essere, però, terribilmente spietato e non perdona gli errori.
Il Campionato Nazionale Dilettanti ha vissuto una giornata particolare allo Stadio Garilli di Piacenza. La formazione di casa, che milita nel girone B, punta a tornare nella categoria “Pro” ma è reduce da una sconfitta che l’ha un po’ allontanata dalla vetta.
Tra le mura amiche la formazione emiliana ha affrontato il Desenzano. La parte iniziale della gara è stata favorevole ai padroni di casa che si sono visti annullare una rete e poi subire il vantaggio del Desenzano.
La partita si è così complicata per il Piacenza che ha cercato di recuperare la gara ma senza impensierire troppo il Desenzano. E’, però, esattamente all’80esimo minuto che termina la gara del Piacenza.
UFFICIALE la vittoria a tavolino
Sarà stata la voglia di recuperare una partita che avrebbe allontanato ancor più il Piacenza dalla vetta o chissà per quale amnesia, fatto sta che i cambi effettuati dalla formazione emiliana si sono rivelati ‘letali’.
Il regolamento della Lega nazionale Dilettanti è chiaro e preciso: “Le società hanno l’obbligo di rispettare, sin dall’inizio e per l’intera durata delle gare (e quindi anche nei casi di sostituzioni successive) la disposizione minima di impiego di un calciatore del 2003, due del 2004 e uno del 2005“.
A seguito dei cambi effettuati all’80esimo minuto il Piacenza si è invece ritrovato in campo con soli tre Under, invece dei quattro obbligatori. Pertanto la sconfitta 0-1 si tramuterà per i biancorossi piacentini in uno 0-3 a tavolino. Il Direttore generale del Piacenza, Francesco Fiorani, ha parlato chiaramente di errore grave ed inaccettabile.
Alla sconfitta del campo, si è unita la macchia di un errore difficile da giustificare, impossibile da dimenticare. E per il Piacenza la risalita tra i professionisti si allontana sempre di più.