Errore tecnico dell’arbitro. Arriva il sì dalla corte federale, ecco, di seguito, come cambia la classifica.
Un’importante svolta si è verificata nel caso dell’errore dell’arbitro che ha coinvolto il Promano, portando alla revoca della squalifica e della penalizzazione di due punti in classifica per il club. La decisione è stata presa dopo che la Corte d’appello federale ha riconosciuto un errore di identificazione, ribaltando così la sentenza precedente.
La vicenda ha avuto origine durante una partita di Seconda categoria tra Taulantet e Promano, giocata il 22 ottobre a Pontevalleceppi. L’arbitro fu colpito al collo al termine della gara mentre stava conversando con l’allenatore della Taulantet, e in seguito si rese necessario il suo ricovero al Pronto Soccorso di Perugia.
Errore dell’arbitro: squalifica e penalizzazione conseguente
Di seguito, quello che viene riportato dal portale umbro “corrieredellumbria.it’: “Ricordate la gara di Seconda categoria fra Taulantet e Promano giocata il 22 ottobre a Pontevalleceppi e che tanto fece discutere alla luce delle decisioni che prese in merito il giudice sportivo appena qualche giorno e che vennero pubblicate sul sito del Comitato regionale Umbria della Figc-Lnd? Per chi se lo fosse dimenticato, il 25 ottobre 2023 si decise per l’inibizione fino al 31 dicembre 2017 per il dirigente del Promano Mirko Calderini”.
“Il motivo? Per aver colpito l’arbitro al collo al termine della gara mentre il direttore di gara stava conversando con l’allenatore della Taulantet. Arbitro che fu costretto a recarsi al Pronto soccorso di Perugia dove gli venivano prescritti farmaci e collare di Schanz per sette giorni. Due giorni dopo la sentenza fu integrata e al Promano venne inflitta anche una penalizzazione di due punti in classifica. Ebbene, il Promano ha presentato subito ricorso sostenendo che l’arbitro fosse incappato nel più classico degli scambi di persona. E la Corte d’appello federale ha dato ragione al club: l’arbitro, tramite identificazione fotografica e dichiarazione autoaccusatoria avvenute presso la Procura Figc, ha riconosciuto il reale autore dell’aggressione: non Calderini, bensì Luca Barbari, non tesserato, bensì semplice sostenitore del Promano. Morale della favola? Revocate la squalifica a Calderini e la penalizzazione”.