Firma e maglia numero 10. Finalmente un raggio di sole dopo una settimana difficile che in seno alla Juventus sembra aver portato via granitiche certezze.
E’ stata una settimana amara quella appena passata. Due risultati negativi sembra che abbiano portato il buio dalle parti della Continassa dopo che per mesi il sole ha campeggiato sulla casa della Juventus.
Risultati negativi che hanno riportato alla luce vecchi discorsi, mai sepolti, su Allegri e sul suo futuro alla Juventus. Ma il futuro della Juventus sta a cuore all’intera dirigenza bianconera che si sta adoperando, in oggettiva difficoltà, affinché la risalita sia più rapida possibile.
E nei momenti in cui il morale non è esattamente alle stelle può anche bastare un annuncio da girare ai tifosi per regalare loro un sorriso. E per far comprendere loro i contorni del futuro della Juventus basta una semplice immagine. L’immagine di colui che, in un attimo, ha riacceso la fiammella della passione bianconera: Kenan Yildiz.
Firma e maglia numero 10
Un già importante presente ed un lunghissimo futuro con la maglia dei suoi sogni. La Juventus ha deciso che è arrivato il momento di trasformare il sogno del bambino Kenan nella splendida realtà di Yildiz.
All’orizzonte c’è la trattativa per il rinnovo del contratto. Il gioiellino turco ha rinnovato con la Juventus soltanto pochi mesi fa, scadenza 2027 e circa mezzo milione di euro come ingaggio.
La sue esplosione ‘invernale’ sta spingendo Cristiano Giuntoli ad accelerare la crescita, in tutti i sensi, Cresce il suo contratto, la durata sarà infatti procrastinata al 2029, cresce il suo ingaggio che arriverà a toccare il milione di euro.
Ma non si vive solo di denaro. a 18 anni si ha voglia di toccare con mano il sogno, stringerlo tra le mani, indossarlo ad ogni gara ed alla fine sfilarlo e leggere sul retro Yildiz 10. Non una maglia, “la maglia”.
C’è anche questo in allegato al nuovo contratto. L’investitura ufficiale. Cresciuto con il poter di Alessandro Del Piero affisso sul muro della sua cameretta, adesso non soltanto potrà esultare con la lingua di fuori come il fuoriclasse veneto, ma potrà indossare anche la “sua” maglia. Quella con il 10 stampato sulle spalle.