L’alleanza Juve-Inter fa saltare il banco: reazione furiosa di Gravina

Richiesta che arriva direttamente dalle big, ecco cosa potrebbe succedere in dettaglio. Con tanto di reazione di Gravina.

Le quattro principali squadre italiane, Juventus, Inter, Milan e Roma, hanno sollevato la questione di una possibile nuova riforma della Serie A, chiedendo udienza a Gabriele Gravina, massimo esponente del calcio italiano e presidente della FIGC.

Caos arbitri: esposto UFFICIALE Figc
Gabriele Gravina (Foto LaPresse) juvelive.it

Tuttavia, la Lega Serie A non ha accolto favorevolmente questa iniziativa, mostrandosi restia a cambiare l’assetto attuale del campionato.

Nuova riforma in Serie A: ecco cosa viene chiesto

Inizialmente, il campionato a 20 squadre sembrava essere una pietra angolare e un punto fermo per la Serie A, ma ora i top club italiani stanno cercando di spingere per una riforma che includa la riduzione a 18 squadre. Questa mossa ha sollevato delle tensioni all’interno della Lega, che non era preparata a considerare un cambiamento così significativo.

Secondo quanto riportato dal ‘Corriere della Sera’, i club hanno espresso la loro convinzione che la riduzione del numero di squadre potrebbe essere uno dei primi passi verso una riforma più ampia del campionato italiano. Tuttavia, la Lega Serie A sembra non essere disposta a prendere in considerazione questa proposta, mantenendo una posizione di difesa dell’assetto attuale. La richiesta di udienza da parte di Juventus, Inter, Milan e Roma suggerisce che i club più importanti del calcio italiano sono determinati a fare pressione per un cambiamento, anche se questo significa scontrarsi con l’attuale organizzazione del campionato. La Serie A è da tempo oggetto di discussioni riguardo a possibili riforme, ma finora non si è arrivati a una soluzione condivisa. Resta da vedere come si evolveranno le discussioni e se sarà possibile raggiungere un compromesso tra i club e la Lega Serie A. Nel frattempo, la richiesta di udienza rappresenta un segnale chiaro che i top club italiani sono pronti a fare pressione per un cambiamento nell’interesse del calcio italiano nel suo complesso.

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