La Juve cambierà. Il passaggio da Andrea Agnelli a John Elkann segna una notevole discontinuità. Niente è, e sarà, uguale a prima.
La storia della Juventus degli ultimi vent’anni è passata attraverso due tsunami giudiziario-sportivi che l’hanno rasa al suolo. Il 2006 con Calciopoli, l’onta della Serie B, l’addio alla Triade Giraudo-Moggi-Bettega, a Fabio Capello allenatore e a tanti campioni che ‘scapparono’ appena avvertito il pericolo.
Alla fine del 2022 è stata invece l’inchiesta Prisma, e ciò che è emerso dalle indagini riguardanti le plusvalenze fittizie e le manovre stipendi, a ‘mettere alla porta’ il CDA bianconero guidato dal presidente Andrea Agnelli. Da poco più di un anno il timone della Juventus è stato preso, in tutti i sensi, da John Elkann.
Non un semplice, e forzato, passaggio di consegne, ma un totale ribaltamento della politica della società bianconera. La sfrenata, e a volte irrazionale, passione per i colori bianconeri di Andrea Agnelli è stata sostituita dall’algida gestione di John Elkann, resa ben chiara dal nuovo motto in auge alla Continassa: competitività-sostenibilità.
Il nuovo corso bianconero, che sta vivendo, di fatto, la sua prima vera stagione, è stato analizzato dal direttore di Telelombardia, Fabio Ravezzani. Che l’ha letto così.
La Juve cambierà
I cugini diversi. Un Agnelli ed un Elkann. Forse già dai loro cognomi si può evincere qualcosa riguardo la passione di ciascuno di loro per i colori bianconeri. La nuova Juventus di John Elkann ha già rotto tutti i ponti con il recente passato.
Una Juventus già diversa e che continuerà a cambiare da qui in avanti. A tal proposito il pensiero del direttore di Telelombardia, Fabio Ravezzani, è estremamente preciso. Un post sul suo profilo X ci rivela quanto segue:
“La nuova Juve di Elkann seguirà gli stessi parametri del Milan. Quindi basta con i giocatori a fine carriera e dallo stipendio folle. Il primo obiettivo sarà il bilancio in pareggio, poi vincere. Che non diventerà più l’unica cosa che conta. I tifosi dovranno farsene una ragione“.
La nuova Juventus è già cambiata. L’arrivo di una figura quale quella di Cristiano Giuntoli già marca una sostanziale differenza dalla Juventus precedente, quella colpevolmente orfana di Beppe Marotta. La fase di transizione non è mai facile e la durata dipende da mille fattori.
I tifosi si augurano soltanto che la fase di passaggio non sia troppo complessa e che la Juventus torni presto protagonista.