Ippica, calcio e…basket. Staccare la spina è quanto mai necessario quando occorre rimettere in ordine idee e sensazioni. Massimiliano Allegri lo ha fatto.
Allontanarsi da un campo e trasferirsi su… un altro campo. Sono settimane complicate per Massimiliano Allegri. Per dirla con le parole dell’ex bianconero Angelo Di Livio, la Juventus in due partite, Empoli ed Udinese, “ha buttato via cinque punti“.
Non lo dirà mai neanche sotto tortura ma è facile immaginare come il tecnico livornese condivida il giudizio dell’esterno campione d’Europa con Juve nel 1996. Una responsabilità non imputabile, però, soltanto ai suoi ragazzi.
Alcune scelte di Allegri sono finite sotto il mirino spietato della critica. E su questo aspetto l’allenatore bianconero, in cuor suo, almeno in parte, sente di avere qualche responsabilità. Contro il Verona, su un campo ostico, ci vorrà una Juventus con un atteggiamento diverso.
Allegri sta pensando a qualche variazione. Chissà se sarà l’occasione per vedere tutti insieme, in campo fin dal primo minuto, Yildiz, Chiesa e Vlahovic. Ma per riflettere al meglio sulla Juventus e pensare alla trasferta di Verona occorre andare su… un altro campo.
Ippica calcio e…basket
Non è un campo di calcio né la tribuna di un ippodromo eppure è Massimiliano Allegri. E’ insieme al dirigente della Juventus, Federico Cherubini, all’Arena Inalpi di Torino per una grande sfida di basket.
E’ lì per il Frecciarossa Final Eight tra le due squadre emiliane, la Virtus Bologna e Reggio Emilia. Dalla sfera di cuoio alla palla a spicchi. Per Massimiliano Allegri un’immersione tra i giganti del basket che si sfidano sul parquet. Chissà se, tra un canestro ed una stoppata, il tecnico bianconero avrà pensato al suo futuro, o meno, alla Juventus.
Passano le settimane e si avvicina il tempo del confronto con Cristiano Giuntoli. Il faccia a faccia del dentro o fuori. Rinnovo di contratto o addio alla Juventus con un anno di anticipo con tanto di stipendio milionario. E nel frattempo si rincorrono le voci su Thiago Motta ed Antonio Conte. Ma per una sera l’unica palla che interessa ad Allegri è fatta a spicchi.