C’è posta per Lippi: il messaggio di Vialli commuove i tifosi

Lippi, il videomessaggio a sorpresa ha lasciato tutti di stucco: nel docufilm sulla figura del tecnico c’è anche Vialli.

È il 22 novembre 2022. A Viareggio, un gruppo di amici s’incontra a Viareggio per fare un tuffo nel passato e per celebrare, nel modo più bello, la scomparsa del preparatore Gian Piero Ventrone, che di quel gruppo compattissimo aveva fatto parte a sua volta.

C'è posta per Lippi: il messaggio di Vialli commuove i tifosi
Marcello Lippi (LaPresse) – Juvelive.it

Anche lui era stato uno dei pezzi grossi della Juve degli anni ’90 e Duemila e pure lui, se solo fosse stato possibile, sarebbe stato seduto attorno a quel tavolo. Invece no. C’erano Conte e Peruzzi, Rampulla, Pessotto, Ferrara, Ravanelli, Torricelli e Tacchinardi. E c’era Marcello Lippi, protagonista, oggi, del docufilm Adesso vinco io. Nella produzione si è avuto cura di inserire anche uno spezzone di quella rimpatriata. Uno spezzone che, tenetevi forte, potrebbe farvi versare fiumi e fiumi di lacrime.

Nel docufilm è possibile fare un’incursione nel momento, toccantissimo, in cui il gruppo ha ricevuto un videomessaggio da parte di un’altra persona che avrebbe dovuto, ma che non aveva potuto, essere lì: Gianluca Vialli. Un video che, visto con gli occhi di oggi, è ancor più commovente di quanto già non lo fosse allora, pochi mesi prima della sua scomparsa.

L’ultimo messaggio di Vialli per Lippi: “Non dimenticarti di me”

Lippi e Vialli, come si ricorderà, hanno condiviso alla Juventus due anni d’oro, tra il 1994 e il 1996. Insieme hanno vinto lo scudetto e poi la Champions League. E il tecnico viareggino fu colui il quale riuscì, in qualche modo, a fare rinascere il calciatore cremonese.

“Ciao ragazzi – così inizia il videomessaggio di Vialli, che il campione aveva probabilmente registrato nella consapevolezza che il tempo per lui stesse ormai per scadere – come va? Mi dispiace non essere con voi oggi a festeggiare. Tantissimo mi dispiace. Sono con voi con lo spirito naturalmente, è un po’ che non ci vediamo, ma il filo che ci unisce è sempre lo stesso. Abbiamo condiviso tante cose insieme, vittorie sconfitte. Vi ho fatto vincere una Champions… sto facendo come Ciro, rido alle mie stesse battute”.

“Vi abbraccio tutti con tantissimo affetto – continua Vialli – ma abbraccio soprattutto il mio messia (Lippi, ndr). Non ti dimenticherò mai, spero che anche tu non mi dimentichi di me, del tuo centravanti. Ragazzi, dai, godetevela oggi e a prestissimo, vi voglio bene”. La commozione, poi l’applauso. Infine, quella sensazione. Tanti sapevano, già allora, che quel “prestissimo” non sarebbe probabilmente mai arrivato.

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