Attacco frontale a Federico Chiesa. L’attaccante bianconero, uno dei punti di forza della formazione di Allegri, ha ricevuto una dura critica. Da chi?
Dopo mesi di celebrazioni, di lodi sperticate, è arrivato il momento del ‘contrappasso’ critico.
Venti giorni fa la Juventus era una corazzata coesa che puntava all’obiettivo indicibile, ora poco più che un’Armata Brancaleone guidata da una capo con poche idee e per giunta confuse.
Tentare di capire cosa stia accadendo alla Juventus, da qualche settimana a questa parte, è un’impresa che in tanti tentano di intraprendere. Lo ha fatto anche Antonio Paolino, direttore di Radio Bianconera, intervenuto a TvPlay.
La Juventus vista con gli occhi del cuore e della ragione. Forse la maniera migliore per provare a scovare la causa di questo schianto improvviso. L’analisi del direttore di Radio Bianconera è nelle sue parole pronunciate durante la trasmissione “Gol di tacco“.
La Juventus ha viaggiato per molto tempo al di sopra delle sue possibilità. “Nonostante Allegri e le basse qualità di alcuni giocatori“, ha detto Antonio Paolino, “questa Juventus penso non possa essere messa sul patibolo“.
Attacco frontale a Federico Chiesa
Un patibolo sul quale il direttore Antonio Paolino ha invece messo, senza pensarci troppo su, un giocatore top della formazione di Massimiliano Allegri: Federico Chiesa.
Una critica che parte da lontano. Da quell’infortunio che ha segnato la carriera dell’attaccante di Genova e condizionato le sue stagioni bianconere: “Chiesa non ha quella forza mentale per poter uscire dal tunnel dell’infortunio“.
Il non perfetto recupero fisico condiziona di fatto le sue prestazioni, che pertanto non risultano sempre all’altezza. “Alla Juve nessuno si può sentire intoccabile“, nemmeno Federico Chiesa che, di fronte ad un’offerta giusta, può partire.
Il figlio d’arte deve meritarsi il rinnovo anche perché, alle sue spalle, c’è Kenan Yildiz che chiede, e quasi pretende, il suo giusto spazio. Una disamina quasi conciliante sulla Juventus ed Allegri con la stilettata finale a Federico Chiesa.
Un campione che, però, deve dare ancora di più. Come tutti gli altri, pochi, campioni bianconeri. Come tutti gli altri.