Annientata la Juve. Il post Napoli-Juventus si concentra quasi esclusivamente sulla crisi che sembra ormai attanagliare i bianconeri.
Un altro ‘Day After’ listato a lutto per la Juventus. Prima della gara interna contro l’Empoli la formazione di Massimiliano Allegri era stata sconfitta soltanto nel pomeriggio buio, in tutti i sensi, di Reggio Emilia, dal Sassuolo.
Dopo l’inatteso mezzo passo falso interno contro i toscani sono arrivate altre tre sconfitte, Inter, Udinese e Napoli, nelle successive cinque gare di campionato. Un totale di soli 5 punti in sei gare. Al Maradona di Napoli si è consumato l’ultimo atto di una crisi ormai conclamata e hai voglia a dire che la Juventus ha buttato all’aria diverse occasioni da gol.
Il crollo verticale dei bianconeri è, da settimane ormai, sotto la lente d’ingrandimento della critica. Cercare di comprendere i motivi di una resa così definitiva appare un’impresa improba anche per chi ha decenni “di football” alle spalle. Esattamente come il giornalista Tony Damascelli.
Annientata la Juve
Napoli-Juventus ha segnato, da un lato, il rilancio della formazione partenopea verso una posizione utile per la prossima Champions League mentre, dall’altro, ha rappresentato un nuovo stop per una Juventus che nelle ultime sei gare ha vinto soltanto con il Frosinone.
Tony Damascelli, profondo conoscitore di ‘cose bianconere’ ha, a suo modo, commentato la sconfitta dei bianconeri di domenica sera allo Stadio Maradona.
“E’ stata una partita normale, non una gran partita. Ritmi lentissimi. La Juventus ha fatto quello che può fare con quella squadra lì, in cui la precarietà tecnica è spaventosa“, questo il suo commento riportato da radioradio.it.
La Juventus, secondo il giornalista, ha giocatori inesperti, un paio dei quali non avranno un futuro a tinte bianconere. La sconfitta di Napoli non può essere, in alcun modo, imputata a Massimiliano Allegri, che non ha responsabilità alcuna. Almeno questa volta, secondo Tony Damascelli.