Doping, il tribunale ha ritrattato e ridotto la squalifica da 4 anni a 9 mesi: la svolta inaspettata fa gioire i tifosi.
Non ha mai neanche pensato di arrendersi dinanzi a un verdetto che ha ritenuto evidentemente ingiusto sin dal primo istante. Ha lottato finché ce n’è stato bisogno e questo, col senno di poi, potrebbe aver fatto la differenza.
La notizia, circolata nelle scorse ore, è abbastanza grossa. I bene informati ricorderanno senza ombra di dubbio che Simona Halep, stella della Wta, era stata squalificata per violazioni legate al doping. Non avrebbe potuto giocare, secondo la sentenza, per quattro anni, come era stato comunicato dall’International Tennis Integrity Agency ai tempi dei fatti contestati. La 31enne, che nel corso della sua carriera ha vinto due titoli del Grande Slam, era accusata di due violazioni: in primo luogo le si contestava il fatto di aver fatto uso del roxadusta, una sostanza proibita che era stata rilevata nel suo corpo agli Us Open 2022.
In secondo luogo la si accusava di un’irregolarità nel passaporto biologico. La Halep aveva fatto ricorso contro la sentenza di squalifica e, proprio qualche ora fa, è stato reso noto che la tennista potrà tornare a giocare immediatamente.
Doping, può già tornare in campo: svolta inaspettata
La squalifica è stata ridotta a soli nove mesi postdatati, ragion per cui è già idonea a giocare e non dovrà aspettare altro tempo prima di tornare in campo.
Il tribunale ha accettato la spiegazione della campionessa, che ha ipotizzato di aver assunto un integratore contaminato, ma ha stabilito che la concentrazione di roxadustat trovata nel campione positivo non sarebbe comunque riconducibile a quell’integratore. In seconda istanza, la Corte arbitrale dello sport ha accolto l’accusa legata al passaporto biologico.
Non resta che capire, a questo punto, quando effettivamente la Halep tornerà in campo, ammesso che potrà farlo con effetto immediato e che non si farà sfuggire, sicuramente, la possibilità di farlo il prima possibile.