Inter sotto la lente, qui si mette male: i due esposti già presentati potrebbero essere solo la punta dell’iceberg.
L’articolo 9 del decreto Dignità lo dice chiaro e tondo. Qualunque forma di promozione e di pubblicità, diretta o indiretta che sia, relativa alle potenziali vincite in denaro derivanti dal gioco d’azzardo, ai giochi in generale e alle scommesse, è vietata in ogni sede. Incluse le manifestazioni sportive.
Il decreto è entrato in vigore nel 2019 e si applica anche ai soggetti con sede legale all’estero, ragion per cui ha inasprito fortemente le azioni di contrasto al disturbo da gioco d’azzardo. Ed è proprio alla luce di quanto da esso disposto che Assoutenti, l’associazione nazionale utenti servizi pubblici, ha acceso i riflettori su una storia che potrebbe costare cara all’Inter e non solo.
L’associazione ha presentato due esposti all’Agcom e all’Antitrust chiedendo, nello specifico, di aprire un’istruttoria sull’accordo tra la società Leovegas.news e le società dell’Inter e dell’Atalanta. Sostenendo, in tutto ciò, che si starebbe promuovendo una forma di pubblicità indiretta in favore del gioco d’azzardo. Promozione che, appunto, alla luce di quanto detto prima, sarebbe espressamente vietata dal decreto Dignità.
Dopo aver sottolineato che il contratto di sponsorizzazione vale 5 milioni di euro a stagione e che sarà valido fino al 2025, Assoutenti ha illustrato nel dettaglio gli aspetti “oscuri” della vicenda all’interno di un comunicato stampa.
“Il logo di LeoVegas.News è visibile non soltanto nella struttura del Suning Training Centre di Appiano Gentile, ma anche nel tunnel dello stadio San Siro ed appare sulla parte frontale del training kit dell’FC Inter maschile e femminile, e anche su tutte le divise pre-gara delle prime squadre nerazzurre. Analogamente – si legge ancora nell’esposto – il medesimo Logo LeoNews.com figura anche tra gli special sponsor dell’Atalanta e sulle maglie ufficiali di gara per il campionato di Serie A 2022/2023. Si tratta di sponsorizzazioni che pubblicizzerebbero indirettamente il gioco con vincite in denaro offerto dalla LeoVegas Gaming P.l.c., concessionaria per i giochi a distanza”.
«La Leovegas.news, Leovegas.it e LeovegasPlay hanno più di un elemento identificativo in comune: sul nome Leovegas.news, Leovegas.it e LeovegasPlay c’è una indiscutibile univocità di identificazione nominale; sul marchio, con la sola sostituzione di un pallone ad un leone; sulla proprietà, ovvero la Winga SRL titolare della società del gruppo LeoVegas LeoVegasPlay – LeoVegas.News. Dalle immagini delle divise di allenamento si rileva come il carattere “news” apposto sulle maglie è di dimensione molto ridotta rispetto agli altri caratteri, quasi invisibile, ponendo in risalto esclusivamente la denominazione “LeoVegas” denominazione, come detto, del concessionario di giochi a distanza”. “Coi nostri esposti – conclude Assoutenti – abbiamo quindi chiesto alle Autorità competenti di aprire una apposita istruttoria su tali sponsorizzazioni, verificando se si tratti di una possibile ed indiretta pubblicità al gioco vietata dalle norme e/o una pratica scorretta e, in tal caso, di sanzionare le società responsabili delle violazioni inibendo la prosecuzione dell’illecito. Lo sport ed in particolare il calcio rappresenta un modello di vita per tanti giovani e per questo va sempre salvaguardato“.
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