Come giocherebbe la Juventus con Thiago Motta il prossimo anno: dal modulo al mercato
Il primo nome per sostituire Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus è quello di Thiago Motta.
L’attuale allenatore del Bologna sta vivendo una stagione straordinaria, come dimostra il quarto posto in classifica del club rossoblù. Il 4-1-4-1 è diventato il suo marchio di fabbrica e le sue idee di gioco stanno attirando l’attenzione di tutta la Serie A e non solo. In proiezione di un possibile approdo di Thiago Motta a Torino, la Juventus potrebbe essere completamente rivoluzionata a livello tattico. Rispetto al 3-5-2 utilizzato da Massimiliano Allegri, Motta potrebbe traslare i suoi principi attuali, cercando di replicare lo stile di gioco sviluppato a Bologna. Ecco come potrebbe giocare la Juventus con Thiago Motta e i possibili colpi di mercato in linea con le idee del nuovo allenatore.
Come giocherebbe la Juventus con Thiago Motta: jolly Chiesa, Calafiori un’occasione
Quello di Thiago Motta è un 4-1-4-1 offensivo, che diventa di fatto un 4-2-3-1. Una linea a quattro con giocatori intercambiabili, capaci di difendere uno contro uno e di accorciare sugli attaccanti per prendere terreno e azionare il recupero palla veloce.
Nella linea difensiva di Motta sono fondamentali le posizioni di Beukema e Calafiori; il primo più bloccato, il secondo più libero di staccarsi dalla sua posizione per offrire superiorità numerica in fase di possesso. Proprio Riccardo Calafiori potrebbe essere uno dei nuovi volti della Juventus del prossimo anno. La dirigenza bianconera lo sta seguendo da vicino e, in caso di approdo a Torino di Thiago Motta, l’ex difensore della Roma potrebbe seguirlo. Probabilmente sarebbe lo stesso allenatore a spingere per portare con sé il classe 2002. Nel gioco di Motta è fondamentale il ruolo del mediano, in questo caso Remo Freuler, prezioso nel fare da schermo ai difensori e offrire più libertà ai giocatori offensivi. Spesso viene affiancato da Fabbian che, in fase di non possesso si abbassa sulla linea dell’ex Atalanta; in fase di possesso, invece, spesso si stacca andando a riempire l’area di rigore.
In quella zona di campo Motta troverebbe un ottimo interprete come Weston McKennie, abile in entrambe le fasi e con un’esperienza decisamente superiore a quella di Fabbian. Cruciale la posizione di Lewis Ferguson, trequartista che galleggia tra le linee, creando quell’equivoco decisivo nelle difese avversarie. Anche lui è un nome che la Juventus sta tenendo sotto osservazione. Negli interpreti della Juve, il ruolo di Ferguson potrebbe essere interpretato da Yildiz che per qualità avrebbe la capacità di occupare quella posizione.
I due attaccanti esterni utilizzati costantemente da Motta nel Bologna la Juventus li avrebbe già a disposizione. Da una parte Chiesa, dall’altra Weah o Iling-Junior; senza dimenticare l’opzione Matias Soulé che potrebbe rientrare dal prestito al Frosinone. Nel ruolo di centravanti non c’è alcun dubbio. Motta ha plasmato Joshua Zirkzee, ma alla Juventus troverebbe un bomber ancora più affermato come Dusan Vlahovic. Per la Juve sarebbe un cambio repentino di interpretazione di gioco ma gli interpreti non mancano e il mercato potrebbe aiutare.
JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; Danilo, Bremer, Gatti, Cambiaso; Rabiot, McKennie; Weah, Yildiz, Chiesa; Vlahovic.