Juventus, sos sicurezza: rischio altissimo

Juventus, il rischio che accada è purtroppo altissimo: se non si correrà immediatamente ai ripari, sarà un bel problema.

Che sia un numero o una parola, un codice alfanumerico o una data, non dovrebbe esserci bisogno di sottolineare quanto sia importante scegliere delle password sicure e a prova di hacker e “indovini”. Peccato solo che non tutti, a conti fatti, si ricordino quanto sia facile violare la privacy altrui.

Juventus, sos sicurezza: può succedere l'irreparabile
LaPresse

Il report di Preply ci rivela, in questo senso, qualcosa di estremamente interessante. Qualcosa che potrebbe servirci, peraltro, per non sbagliare più in futuro. Iniziamo in maniera “soft”, dicendo che la password che viene più facilmente e comunemente hackerata a tutte le latitudini è la scontatissima 123456. Un classico senza tempo, un vero e proprio evergreen che anche un bambino di 3 anni potrebbe, in teoria, indovinare. La password in questione è talmente banale che sono state registrate, relativamente ad essa, 37 milioni 615mila 252 violazioni di dati.

Occhio, però. C’è un’altra password, che potrebbe essere anche la vostra, nel report di Preply. Premessa: se così fosse, se ci tenete alla sicurezza dei vostri dati, non indugiate oltre: correte a cambiarla, così da fare in modo che nessun hacker riesca a violare la vostra privacy e a sottrarvi, perché quello è il rischio, dati sensibili.

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Al secondo posto c’è “123456789”, che è stata violata 16,7 milioni, seguita da “111111”, “123123”, “666666” e “qwerty”.

Juventus, sos sicurezza: può succedere l'irreparabile
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Vale la pena aprire una parentesi sulla parola juventus, usata in 215mila 571 dei casi analizzati nell’ambito del report prodotto da Preply. Nell’elenco delle password più hackerate in Italia compaiono, ancora, admin e andrea, come si evince dal documento che tocca il tema della sicurezza informatica.

Attenti, allora. Va bene che il vostro cuore è bianconero, ma evitate di usare il nome della vostra squadra del cuore come chiave d’accesso a siti, applicazioni, piattaforme e quant’altro. Infine, il consiglio degli esperti: non usate la stessa password per tutti gli account, perché si tratta di una pratica particolarmente pericolosa. Potrebbe accadere l’irreparabile.

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