Con lady Rugani c’è da perdere la testa: il bottone birichino ha fatto alzare, all’improvviso, la temperatura sui social.
Usa degli argomenti molto convincenti, Michela Persico. E non ci sorprende affatto, alla luce di ciò, che in giro per il mondo ci siano decine di migliaia di fan che hanno perso la testa per lei e che sarebbero disposti a fare carte false, pur di incontrarla e di non doversi limitare più solo ad ammirarla attraverso i social network.
Piace per diversi motivi, colei che nel mondo calcistico è conosciuta come lady Rugani. Piace perché è spigliata e solare e perché sui social media si mostra sempre sorridente e serena. E al giorno d’oggi, si sa, si ha bisogno di un po’ di ottimismo, ragion per cui quello che ci regala lei proprio non guasta. Poi piace perché è incredibilmente femminile e anche un po’ vanitosa, tratti della sua personalità che ci permettono, di giorno in giorno, di ammirarla nelle vesti più disparate. Infine piace perché è dolcissima con il suo bimbo e perché è bello il modo in cui lo rende protagonista, spesso e volentieri, delle sue storie e contenuti social.
Ci sono mille ragioni, insomma, per infatuarsi di lei, anche solo “a distanza”. Soprattutto quando, come nelle scorse ore, posta delle foto ad alto tasso di temperatura. Lì sì, che c’è da perdere la testa.
Con Lady Rugani c’è da perdere la testa: si salvi chi può
Negli anni l’abbiamo vista sfoggiare i look più disparati. L’abbiamo potuta ammirare in bikini e in intimo, tirata a lucido per gala e gran soirée ma anche come mamma l’ha fatta, coi capelli ancora scompigliati dal sonno e il viso senza trucco. E l’abbiamo amata, diciamocela, in ciascuna di queste versioni.
Quando però, qualche ora, la Persico ha tirato fuori dal cilindro questa sequenza di foto supersexy, per poco non ci siamo rimasti tutti secchi. Il suo vestito di velluto rosso, elegantissimo ed estremamente formale, le stava davvero d’incanto. Come se qualcuno lo avesse modellato attorno alle sue curve esagerate.
Peccato solo per quel bottone birichino di troppo posto sul retro dell’abito, che ci ha impedito, di fatto, di “sognare” ancor più in grande. Ma va bene così. Lo spettacolo è valso comunque ogni centesimo del suo “prezzo”.