Juventus, l’ex dirigente del club bianconero non ha alcun dubbio riguardo al futuro del tecnico livornese.
Massimiliano Allegri oggi è tornato a far parlare di sé. Il tecnico bianconero, al centro delle polemiche per via dei risultati non entusiasmanti dell’ultimo periodo, ha rilasciato un’intervista al noto quotidiano inglese The Athletic. L’allenatore originario di Livorno ha detto la sua un po’ su tutto, dal momento che sta vivendo la sua Juventus al format della prossima Champions League. Che, a suo parere, “è quasi impossibile da vincere”.
Qualche ora prima l’amministratore delegato del club Maurizio Scanavino aveva ribadito la fiducia della società nei suoi confronti ma molto dipenderà da come terminerà questa stagione. La Juventus ha l’obbligo di riconquistare il secondo posto dopo essere stata scavalcata dal Milan ma soprattutto di chiudere tra le prime quattro per garantirsi la qualificazione alla Champions. Senza la coppa dalle grandi orecchie sarebbe un vero e proprio disastro, visto che verrebbero a mancare degli introiti fondamentali per tornare ad essere ambiziosi sul mercato e rinforzare la rosa. Poi c’è da vincere anche la Coppa Italia, trofeo che la Signora vuole portare a casa per mettere fine al digiuno di titoli.
Se Allegri non riuscirà a tagliare questi traguardi è probabile che da giugno non sarà più lui l’allenatore della Juventus. Di quest’ipotesi ha parlato anche l’ex presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli, intervistato in esclusiva da Calciomercato.it.
“Una persona come Galeone, che lo conosce benissimo e certamente mille volte meglio di me – ha detto l’ex dirigente – di recente gli consigliava di andare ad allenare all’estero. Questo secondo me è un segnale che i rapporti tra Allegri e la Juve non sono più così fluidi come lo erano fino a qualche tempo fa. Giuntoli è un direttore preparato e che sa costruire bene le squadre: se lavorasse sul mercato senza ascoltare il parere del tecnico, nonostante le dichiarazioni pubbliche sulla fiducia ad Allegri, allora sarebbe un segnale di distacco perché le squadre si costruiscono anche e soprattutto grazie all’opinione dell’allenatore. Queste ovviamente sono cose che non possiamo sapere ma io per la prima volta, che ho sempre avuto grande stima in Allegri, penso invece che la rescissione del contratto e quindi la separazione a fine campionato dalla Juventus possa essere possibile”.
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