Nicolussi Caviglia, tutti i dettagli del pranzo segreto sull’appennino toscano che il bianconero sognava da una vita.
Appartengono a due mondi talmente diversi che avrebbero potuto tranquillamente non incontrarsi mai. E invece, grazie all’immenso potere dei social, non solo hanno avuto la possibilità di chiacchierare un po’ a distanza, ma anche di organizzare un vero e proprio “appuntamento”.
Sono andati a pranzo in gran segreto e ad Hans Nicolussi Caviglia ancora brillano gli occhi, se ci pensa. Certo, non capita mica tutti i giorni di avere l’onore di sedere a tavola nientepopodimeno che con Francesco Guccini. È un onore, un privilegio, e lo sa bene il centrocampista della Juventus, che al trap tanto caro ai suoi coetanei ha sempre preferito i versi poetici del cantautore più illustre del Novecento. Che di anni ne ha esattamente 60 più di lui: 83 al cospetto di 23.
La differenza d’età non li ha scoraggiati neanche un po’. Il destino li ha fatti “incontrare” grazie a un video sui social e il coraggio di Nicolussi Caviglia ha fatto il resto. È bastato che manifestasse la sua ammirazione per i versi del poeta emiliano che, qualche giorno dopo, erano insieme a tavola in un’osteria sull’appennino tosco-emiliano.
Pranzo a cinque stelle per Nicolussi Caviglia
Hanno mangiato tagliatelle al ragù di prosciutto, chiacchierato di letteratura e di cinema e delle rispettive generazioni.
Non ci sono tracce, sui social, di questo pranzo così speciale, ma il numero 41 della Juve ne serba ogni ricordo nella sua mente e, probabilmente, sul suo smartphone. Solo che giustamente, come si fa con le cose più belle e care, ha voluto proteggerli, senza condividerli con nessuno.
E pensare che, solo qualche tempo fa, diceva: “Guccini lo ascoltavo da piccolino in macchina con papà quando andavamo a sciare e me ne sono innamorato. Purtroppo non l’ho mai visto dal vivo, ma solo su Youtube“. Forse neanche immaginava che un giorno gli avrebbe portato in dono un cesto di prodotti valdostani e una sua maglia fotografata. E che Guccini gli avrebbe “cantato” la vita, come solo lui sa fare, davanti a un piatto di tagliatelle.