Juventus, niente Coppe e nuova mazzata. Conti e conteggi, entrate ed uscite. In casa Juventus i numeri sono diventati i protagonisti assoluti. Purtroppo.
C’era una volta la Juventus di Giampiero Boniperti, un geometra che sapeva di calcio come pochi e che conosceva perfettamente il ‘peso’ dei numeri, soprattutto quando indicavano l’ingaggio di un calciatore.
Nelle sue Juventus vigeva la regola che gli stipendi base fossero più bassi rispetto a quelli delle altre ‘grandi’. La differenza era tutta nei premi in caso di vittoria. Le vittorie non sono mai mancate e le casse erano sempre ben fornite di denari. Vittorie e conti in ordine. Una sana gestione.
Lo stesso non si può dire dell’ultima fase delle dirigenza di Andrea Agnelli. I conti in rosso hanno creato una serie di problematiche per la cui risoluzione ci vorranno ancora anni. Il piano triennale messo in piedi dalla nuova dirigenza voluta, e guidata, da John Elkann, ha stabilito che nella stagione 2025-2026 si raggiungerà il pareggio di bilancio.
Cessioni, ammortamenti, plusvalenze, taglio del monte ingaggi. La società bianconera e la sua assoluta priorità. Tre anni per rimettere tutto a posto e pochi mesi per preparare un piano tecnico per iniziare la risalita.
Juventus, niente Coppe e nuova mazzata
Il giornalista de Il Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo, intervenendo a Radio Radio, ha fatto il punto sull’attuale situazione economico-finanziaria della Juventus.
“Exor, negli ultimi quattro anni, per varie complicazioni tra Covid e l’investimento CR7, ha immesso 900 milioni nelle casse della Juventus, ed è già un contributo importantissimo. Nessun’altra società lo ha fatto nell’ultimo decennio“.
Tra la passata stagione e quella in corso la mancata partecipazione alle competizioni europee è costata carissimo alla società bianconera: 115 milioni di euro. Per Bellinazzo la situazione della Juventus è in miglioramento anche per la decisione di puntare sui giovani.
L’approdo al Mondiale per Club 2025 è un altro passo importante cui si dovrà, necessariamente, aggiungere anche la qualificazione alla prossima edizione della Champions League.
Un passaggio determinante anche per ‘conquistare’ il nuovo main sponsor che andrà a sostituire JEEP, il marchio legato alla casa madre, il gruppo Stellantis. Un impegno da 50 milioni di euro annui: “la qualificazione è importante per arrivare a quella cifra“.