Juventus, i numeri sono da non credere e qualcuno potrebbe davvero non crederci avendo davanti agli occhi una stagione ricca di evidenti chiaroscuri.
La folle, e contraddittoria, stagione della Juventus viene valutata, analizzata, parcellizzata in ogni suo elemento. Si analizzano i numeri, quelli indubitabilmente positivi e quelli, altrettanto indubitabilmente negativi.
Poi vi sono i numeri che sorprendono, che sembrano andare decisamente in controtendenza e provenire da qualche agenzia specializzata in fake news. Eppure anche questa stagione della Juventus, partita con il vento in poppa, capace di far riprendere a sognare sogni dimenticati da qualche anno e poi miseramente sciolti come neve al sole, qualcosa di buono, alla fine, lo può ottenere.
Nell’attesa che la Juventus riesca a centrare gli ultimi, ed unici, obiettivi stagionali, quali possono essere la qualificazione alla Champions League e la vittoria in Coppa Italia, ecco venire recapitate, dalle parti della Continassa, alcuni numeri assai interessanti. Non si tratta ancora di bonifici milionari a seguito di fruttuose cessioni, ma ne potrebbero rappresentare una piacevole anticipazione.
Juventus, i numeri sono da non credere
I numeri che tanto piacere hanno donato ai dirigenti bianconeri derivano dal sito tedesco Transfermarkt, noto per le numerose informazioni relative al mondo del calcio. Celeberrime le sue valutazioni dei singoli calciatori.
A questo proposito, all’interno di questa specifica nicchia di informazioni, veniamo a sapere come la Juventus sia, fino a questo punto della stagione, la società di Serie A che ha visto aumentare in misura maggiore il valore della sua rosa, + 63,5 milioni di euro.
Seguono il Bologna, + 52,5, l’Inter, +35,5 e l’Atalanta, +23, 5. Non può, infine, non stupire, l’ultimo posto occupato dai campioni d’Italia del Napoli, società con una rosa che ha perduto 21,2 milioni di euro di valore. E’ indubbio come vi siano numeri e numeri. Tanti, decisamente troppi, quelli sgraditi alla Juventus.
Altri numeri, però, possono ridonare il sorriso alla Vecchia Signora. Almeno per un po’.