Kvaratskhelia alla Juventus, era tutto vero: la rivelazione ufficiale arriva nel libro del padre del giocatore. Ecco quello che è successo
“Kvaradona: Un miracolo georgiano”: è questo il titolo del libero dove il padre di Kvaratskhelia , Badri, ha raccontato alcuni aneddoti sul figlio. Assai interessante – così come riportato da calcionapoli1926.it, alcuni passaggi sulla Juventus.
“Il primo interessamento da parte di molti club italiani risale a quando Khvicha giocava in Russia. C’erano molte squadre che lo seguivano ed erano interessate a lui: soprattutto Inter, Juventus, Sampdoria, Roma e, ovviamente, il Napoli. Ma in famiglia, il suo agente Mamuka, io, il fratello più grande, tutti insomma pensavamo che la scelta migliore fossero proprio i partenopei”. E fin qui ci siamo. Poi si legge ancora.
Kvaratskhelia alla Juventus: è saltato tutto alla fine
Ma perché credevano che il Napoli fosse la squadra più giusta? Ecco la risposta: “Lo stile di gioco, l’impostazione tattica del Napoli sembravano ideali per lui che, in una realtà del genere, avrebbe avuto la possibilità di giocare molto, di raggiungere un elevato minutaggio”.
E ancora: “Se fosse andato alla Juventus, per esempio, avrebbe avuto meno possibilità di giocare titolare, visto l’arrivo di Di Maria. Avevamo pensato ai bianconeri, all’inizio: Paratici voleva Khvicha, ma il mio idolo calcistico era Diego Armando Maradona, il campione al quale mi sono sempre ispirato. E l’idea di vedere mio figlio giocare nello stadio a lui intitolato, indossare la maglia della sua squadra, è stato un fattore determinante nella decisione di accettare l’offerta del Napoli, così come lo spirito della città in cui Khvicha sarebbe andato a giocare”. Insomma, la Juve c’era e forse l’arrivo di Di Maria, che ha salutato il bianconero dopo un solo anno tra bassi molti e pochi bassi, è stato decisivo nella scelta finale. Peccato. Scelte sbagliate, che Allegri sta pagando anche adesso.