De Ligt esce allo scoperto. Il difensore centrale olandese ha provato a fare il punto sulla sua carriera. Tra passato, presente e futuro.
Leggere e rileggere la propria carriera, giudicandola per quello che è stata e per ciò che è attualmente, provando a buttare lo sguardo anche sul futuro prossimo.
Un esame che solitamente un calciatore compie superati i trent’anni, quando tanto ha già dato e quando gli rimangono gli ultimi anni di contratto da spendere sui campi di calcio. Per questo sorprende che un simile ‘viaggio introspettivo’ lo abbia intrapreso Matthijs de Ligt.
L’Italia, e la Juventus, lo hanno accolto nel 2019. Il talento orange aveva soltanto vent’anni ed era considerato una delle stelle nascenti del calcio mondiale. La Juventus di Andrea Agnelli non ha esitato a versare nelle casse dell’Ajax la somma di 75 milioni di euro.
Accanto all’ingente importo per l’acquisto del cartellino, il gioiellino olandese si è assicurato in ingaggio a doppia cifra. Il suo agente, Mino Raiola, era maestro in queste cose. Vince subito lo scudetto con la Juventus, ma la seconda stagione è meno fortunata, anche a causa di un infortunio alla spalla che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per tre mesi.
Ritorno al passato
Nell’estate del 2022, Matthijs de Ligt, saluta la Juventus e parte in direzione Monaco di Baviera. Il Bayern Monaco ha infatti sborsato 67 milioni di euro più 10 di bonus per strapparlo ai bianconeri.
In Germania sta vivendo un’esperienza che sembra andare sulle montagne russe. Alti e bassi che fanno frullare nella testa del quasi 25enne delle ‘strane idee’. L’Olanda e l’Ajax sempre nel cuore. Il desiderio, non celato, di ritornare lì da dove è partito. Gianluca Di Marzio ha riportato una frase del difensore centrale olandese che è già un programma:
“Se avessi l’occasione mi piacerebbe tornare all’Ajax. Mi mancano quei tempi“. Il suo Bayern di Monaco dopo undici scudetti consecutivi ha abdicato in favore del Bayer Leverkusen, ma c’è ancora una semifinale di Champions League da disputare. Il Bayern è sempre e comunque una ‘corazzata’. Un orgoglio farne parte.
De Ligt, però, sente la nostalgia di uno spogliatoio composto di amici. Quegli amici che, probabilmente, non ha trovato all’interno dello spogliatoio del Bayern quando le difficoltà gli si sono presentate dinanzi con il volto che fa più paura. Una nostalgia che sorprende in un campione che non ha ancora 25 anni. Chissà che non sia un segno dei tempi.