Notizia che sicuramente farà piangere numerosi appassionati di calcio, perché se ne è andato un allenatore che ha fatto la storia di questo sport.
Il 2024 non è certamente un anno privo di cattive notizie e di drammi all’interno del mondo del calcio. I tifosi di tutto il mondo hanno appreso ed appurato diverse news riguardo a lutti e scomparse inaspettate, che hanno commosso gli appassionati più puri.
Basti pensare che da inizio anno ci hanno lasciato alcuni dei campioni più grandi del passato. A cominciare da Franz Beckenbauer, il Kaiser tedesco considerato tra i difensori più forti di sempre. Oppure il nostro Gigi Riva, ‘Rombo di Tuono’ che resta oggi il più grande marcatore della Nazionale italiana e l’unico a portare uno Scudetto in Sardegna.
L’ultima cattiva notizia arriva invece da uno storico allenatore, considerato nel proprio paese e non solo un vero e proprio mito. Un tecnico che ha avuto la fortuna di guidare anche la sua Nazionale e persino di sbarcare in Italia, per un’esperienza non proprio incredibile.
Il 5 maggio scorso è venuto a mancare un tecnico che ha lavorato davvero in una marea di squadre, anche se il suo percorso più noto resta quello da c.t. della sua Argentina. Parliamo di Cesar Luis Menotti, prima centrocampista offensivo, poi allenatore di grande carisma.
Menotti, nato a Rosario, guidò la Seleccion per lungo tempo, dal 1974 al 1982, disputando due Mondiali e vincendone uno, quello del 1978 grazie ad uno straordinario Mario Kempes. Fu anche allenatore di Diego Armando Maradona, ma la sua esperienza internazionale lo ha reso un allenatore dei due mondi, avendo guidato numerose squadre tra Sud America ed Europa.
Nel vecchio continente è stato allenatore anche di squadre come Barcellona ed Atletico Madrid, riuscendo a portare ai catalani soltanto la vittoria di una Supercoppa. Uno stratega che fu scelto persino dalla famiglia Mantovani nel 1997 per allenare la Sampdoria, una decisione esotica ma non premiata.
Menotti durò soltanto otto giornate, forse non capito troppo dai suoi giocatori e con una preparazione atletica non adatta agli sforzi tattici del calcio italiano. Alcuni suoi ex calciatori, tra cui Sandro Tovalieri, lo ricordano però come un tecnico bravo, preparato, attendo alla tecnica ma non in grado di dare continuità atletica alla Samp.
L’argentino se n’è andato ad 85 anni, in seguito ad un peggioramento delle sue condizioni di salute. Aveva subito un forte malore ad agosto scorso. I funerali si sono svolti nel palazzo della Federcalcio argentina per omaggiare uno dei tecnici più importanti del paese.
Senza indugiare troppo, è giunto il messaggio diretto e chiaro sul futuro del calciatore. La…
Alla Juventus potrebbe arriva un giocatore importante già a gennaio, così il club eviterebbe la…
Calciomercato Juventus, per il momento ha fatto una sola presenza in questa stagione: hanno aperto…
Calciomercato Juventus, rottura totale e addio immediato. L'idea di Giuntoli potrebbe essere questa. L'amore non…
Zirkzee, l'ex prodigio del Bologna è già pronto a tornare in Serie A dopo l'esperienza…
Colpo di scena per la Juventus che può regalare a Motta un doppio colpo: è…