Alex Zanardi non può che essere felicissimo per una decisione presa che riguarda una persona a cui è legato.
Chi ha avuto modo di conoscere Alex Zanardi sa bene come sia stato sempre in grado di trovare il positivo anche nei momenti difficili che ha vissuto, difficile avere un pensiero diverso. Impossibile non ricordare le parole che lui aveva avuto quando si era risvegliato in ospedale dopo l’incidente avuto in Formula Uno quando ha scoperto di essere stato costretto a subire l’amputazione di entrambe le gambe. In quel frangente lui ha infatti detto chiaramente di volersi concentrare sulla parte di corpo che gli era rimasta.
Parole importanti, che hanno stupito tutti, compresi i suoi affetti più cari, che erano inizialmente lui si sarebbe abbattuto per questo. E che lui ha saputo trasformare in realtà. Uno così non può che essere un esempio per tutti, anche per noi che siamo abituati a sentirci sconfortati per motivi decisamente più futili.
Alex Zanardi e la notizia che lo rende felice
Quasi quattro anni fa Zanardi ha dimostrato come l’atteggiamento avuto dopo l’incidente in pista non sia stato casuale. Ancora una volta, infatti, lui era stato protagonista di una terribile disavventura mentre si stava allenando in handbike, diventata la sua nuova attività, ma ancora una volta ha scelto di non arrendersi, anche se in questo caso sappiamo davvero poco di come stia adesso.
Il campione paralimpico rappresenta un esempio a cui ispirarsi anche per chi ha avuto modo di allenarsi fianco a fianco con lui, consapevole di lui sia un esempio a cui ispirarsi. Un pensiero condiviso appieno da Luca Mazzone, atleta che ha fatto la storia del movimento paralimpico italiano, che è stato da poco raggiunto da una notizia che non può che averlo riempito di orgoglio: sarà lui uno dei due portabandiera ai Giochi Paralimpici che si svolgeranno a Parigi dal 28 agosto.
Per chi non lo conoscesse a parlare per lui è il curriculum. Nel corso degli anni Mazzone, che è di origine pugliese, ha partecipato a tre edizioni dei Giochi paralimpici nel nuoto (Sidney, dove ha conquistato due argenti nel 2000, poi Atene 2004 e Pechino 2008). A partire dal 2012 ha scelto poi di dedicarsi al ciclismo, ambito in cui ha raccolto risultati altrettanto importanti.
Nel 2012 ha fatto parte della staffetta proprio al fianco di Zanardi, mentre quattro anni dopo a Rio de Janeiro sono arrivati 1 oro nella crono, 1 oro nel team relay e 1 argento nella gara su strada. Il suo palmares si è poi arricchito nell’ultima edizione dei Giochi con 1 oro nel team relay, 1 argento nella gara su strada e 1 argento nella cronometro in Giappone.
Ripetersi non è mai semplice, ma anche Mazzone, in sedia a rotelle da quando aveva 19 anni a causa di un incidente avuto in un tuffo, vuole dimostrare come non sia impossibile. Oggi ha 53 anni e vuole certamente ritagliarsi altre soddisfazioni importanti.