Il tennista romano, che ha dovuto dare ancora forfait agli Internazionali, non riesce a trovare continuità: la sentenza è netta
Eppure stavolta ci avevamo creduto un po’ tutti. Pur non giocando esattamente sempre allo stesso livello nelle varie occasioni in cui era sceso in campo da quel 13 marzo che ha rappresentato il ritorno all’agonismo dopo oltre 180 giorni, per lo meno Matteo Berrettini non si era più fermato per motivi fisici.
È però accaduto, come noto, che l’ex numero 6 del mondo abbia rinunciato al torneo di Roma: proprio quello al quale mai sarebbe voluto mancare.
“Ho provato a fare di tutto, ma non riuscirò a giocare a Roma. Non sono semplicemente pronto per competere e rischio di farmi male e stare fermo. Ed è l’ultima cosa che voglio. Ho dovuto mettere da parte il cuore. Mi sembra di aver già vissuto questa cosa“, ha detto il finalista di Wimbledon 2021 nell’annunciare la sua rinuncia al torneo di casa.
Inutile negare che, dopo le performances al Challenger di Phoenix, a Marrakech, a Miami e a Monte Carlo, ci si è posti ora delle domande sul perché il 28enne si sia nuovamente fermato. Per il secondo torneo consecutivo, per la verità, dopo la rinuncia a Madrid per via di una fastidiosa tonsillite accompagnata da febbre.
Roma però rappresentava davvero l’obiettivo principale di ‘The Hammer’ per questa parte di stagione. cosa sta accadendo allora al tennista? L’ex giocatore Luca Bottazzi, divenuto nel frattempo scrittore, ha provato a dare la sua chiave di lettura nel corso di un’intervista rilasciata a Mowmag.
Il 61enne milanese non ha certo lavorato di fioretto nel commentare l’ennesimo difficile momento dell’ex allievo di Vincenzo Santopadre.
“Sembrava aver superato almeno le crisi di questi ultimi due anni, quando si ritirava in continuazione. E sembrava che avesse trovato almeno una continuità nel giocare senza ritirarsi. Qui sembra il gioco dell’oca in cui riparti sempre dal via. A questo punto però sembra quasi una telenovela“, ha esordito Bottazzi.
“Se uno non sta bene, trovo strano che si iscriva ai tornei e prenda le wildcard. Poi se sta così male vuol dire che è una patologia cronica allora, nel senso che ti passa ma poi torna. Però se aveva parlato di una tonsillite vuol dire che ce ne è sempre una diversa: è anche sfortunato, perché fa la collezione di malanni. Si faccia benedire, vada a Lourdes“, ha incalzato con un certo piglio l’ex tennista.
“Evidentemente c’è qualcosa di cronico, che gli passa e poi ovviamente torna perché sollecita il problema giocando: giocare a tennis non è come andare a prendere il sole sulla sdraio. Il sospetto è che Berrettini non dica la verità su qualcosa di cronico che può avere a causa dei troppi interessi in ballo sulla sua figura”, ha concluso Bottazzi.
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