La famiglia di Michael Schumacher ha preso una decisione sofferta ma necessaria a finanziare le costosissime cure a cui l’ex pilota si deve sottoporre
Da dieci anni Michael Schumacher vive rinchiuso nella villa di famiglia in Svizzera, protetto e tenuto lontano da sguardi indiscreti 24 ore su 24. Ad occuparsi di lui dalla mattina alla sera una squadra di medici e infermieri che non lo perdono di vista un attimo. A coordinare e sovraintendere c’è la moglie Corinna che ancora oggi non ha perso la speranza di veder guarire il suo grande amore.
Speranze ridotte purtroppo al lumicino: il gravissimo incidente di cui Schumi rimase vittima sulle nevi di Meribel dieci anni fa ha causato danni cerebrali forse irreversibili, ciononostante l’ex pluricampione continua ad essere sottoposto a una serie di terapie continue e quotidiane.
Si tratta di cure molto raffinate e a quanto pare anche di una certa efficacia, ma decisamente costose. Va subito fatta una premessa necessaria a sgombrare il campo da qualsiasi equivoco: la famiglia Schumacher non sta attraversando problemi di natura economica, ma ha comunque preso una decisione importante e senza dubbio sofferta.
La moglie, Corinna Schumacher, ha infatti deciso di mettere all’asta la preziosa collezione di orologi del marito affidando l’intera organizzazione dell’evento a Christie’s, una delle case d’asta più celebri e apprezzate al mondo. L’annuncio ufficiale risale a qualche settimana fa, ma ora è arrivato il momento della messa all’asta.
Poche ore fa Remi Guillemin, responsabile degli orologi di Christie’s in tutta l’Europa e negli Stati Uniti d’America, ha commentato l’atteso evento che ha preso il via poche ore fa. Tra l’altro proprio quest’anno si celebra il trentesimo anniversario del primo titolo mondiale conquistato dall’ex fuoriclasse di Kerpen, il primo dei due vinti con la Benetton.
E proprio per ricordare quell’evento la nota casa d’aste ha riunito la selezione degli esclusivi orologi di proprietà di Schumi proprio per batterli all’asta. “Christie’s esprime un sincero ringraziamento alla famiglia Schumacher per la fiducia accordataci e per il desiderio di condividere questi capolavori dell’orologeria con altri appassionati collezionisti di tutto il mondo”, le parole di Guillemin.
Tra questi spicca soprattutto un modello, del valore di circa due milioni di euro: si tratta del Vagabondage 1, un dono fatto da Jean Todt a Michael nel 2004 in occasione del quinto e ultimo titolo consecutivo del pilota tedesco con la Ferrari. Sarà senz’altro l’oggetto più conteso.
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