“Non deve toccare una palla”, Sinner choc: preoccupazione alle stelle

Le condizioni di Jannik Sinner continuano a preoccupare in vista del Roland Garros: sale l’ansia dopo le ultime dichiarazioni

Proprio quando la sua ascesa al primo posto nel ranking mondiale si stava completando in maniera trionfante, Jannik Sinner è stato costretto a fermarsi. il tennista altoatesino ha avvertito dei problemi all’anca durante l’Atp di Madrid, evidenti quando scorreva o scivolava lateralmente, e che l’hanno costretto a dare forfait in Spagna.

Ansia per le condizioni di Sinner
Nonostante i segnali positivi, la presenza di Sinner al Roland Garros non è certa (LaPresse) – juvelive.it

Non solo, perché poi ha dovuto saltare anche l’appuntamento di Roma, uno di quelli più attesi e in cui avrebbe trovato un bagno di folla meraviglioso, pronto a sostenerlo e a condurlo fino alla vittoria. Dopo la frustrazione dei tifosi per la notizia, è iniziata la rincorsa al Roland Garros, con una sola domanda a cui rispondere: ci sarà o no?

C’è da dire che il maggior talento che l’Italia abbia mai visto con una racchetta in mano potrebbe diventare numero uno al mondo anche dal divano, dipende dal piazzamento che otterrà Novak Djokovic. Ma Sinner, che ci sta provando dopo il ciclo di cure al J-Medical, farà di tutto per essere presente in Francia, anche se non sarà al massimo della forma, per forza di cose.

Meloccaro e il rientro di Sinner: “La salute è al primo posto”

Nelle ultime ore, in realtà, qualche segnale è arrivato da parte di Darren Cahill, che ha dato qualche indizio sparso sulla presenza del numero due al mondo in uno dei tornei più importanti in assoluto.

Ansia per le condizioni di Sinner
Meloccaro invita alla prudenza per il rientro di Sinner (LaPresse) – juvelive.it

Stefano Meloccaro, noto giornalista di ‘Sky’, però, invita tutti alla massima prudenza, perché il problema che sta patendo Sinner non è affatto banale: “Fino a quando Jannik non sarà guarito al 180%, non deve toccare una palla da tennis – ha subito precisato -. Non puoi cominciare ad avere problemi all’anca a 23 anni perché è una cosa seria”.

E poi ha tirato fuori un paragone che fatto rabbrividire in tanti: “È qualcosa che riguarda la meccanica del corpo che, una volta che si è alterata, non torna a posto. Se la prendi all’inizio come spero stia facendo Jannik può tornare meglio di prima, altrimenti basta pensare a cosa è successo a Murray”. E ha anche aggiunto che al primo posto deve esserci la salute dell’atleta, che non può perdere anni di carriera solo per forzare la mano adesso. E, senza la frenesia del momento, chi può dire che non abbia ragione?

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