Il campione altoatesino, che ha recuperato in tempo per Parigi, incassa la sentenza dell’ex numero uno al mondo: tifosi preoccupati
Ci siamo. Dopo mille rumors, visite mediche, percorsi riabilitativi, cure personalizzate ed esercizi di prudenza dichiarati alla stampa e sui social, Jannik Sinner è pronto. Pronto per dare battaglia al Roland Garros, cullando il sogno di bissare, con una vittoria che sarebbe storica, il Major conquistato a gennaio sul cemento di Melbourne.
Oltre a vedere da vicino, come mai gli era accaduto finora nella sua ancor giovane carriera, la possibilità di scalzare Novak Djokovic dal trono mondiale del ranking (a conti fatti al serbo potrebbe non bastare nemmeno arrivare in finale, se Sinner facesse meglio del secondo turno raggiunto nel 2023), il nativo di San Candido è pronto a stupire ancora.
L’infortunio all’anca, radicalizzatosi durante il torneo di Madrid, ha interrotto (speriamo solo temporaneamente) la splendida cavalcata dell’altoatesino, che sognava di diventare il primo campione italiano degli Internazionali d’Italia a 48 anni di distanza dal trionfo di Adriano Panatta nella capitale.
Sulla strada di Jannik, come da sorteggio ufficiale avvenuto giovedì 23 maggio, ci sarà anche Carlos Alcaraz. Che dovrebbe affrontare l’azzurro (sempre che nessuno dei due inciampi prima) in semifinale.
Lo spagnolo, anch’egli alle prese con un infortunio all’avambraccio destro che gli ha impedito di prender parte ai tornei di Madrid e Roma, sogna di laurearsi campione nel teatro che per ben 14 volte ha visto il suo connazionale, e leggenda dello sport mondiale, Rafa Nadal, trionfare per ben 14 volte nel corso della sua carriera.
Intervistato dalla BBC pochi giorni prima dello start del torneo del Grande Slam francese, Juan Carlos Ferrero – ex numero uno del tennis mondiale ma soprattutto coach di Carlitos – ha parlato delle possibilità di vittoria del 21enne di Murcia.
“Penso che Carlos vincerà il Roland Garros almeno una volta, perché ha il gioco per farlo. Al momento penso che la superficie che meglio si adatti al suo tennis sia il campo duro. Carlos si è sviluppato su questo tipo di superficie , anche se non si può dire che i campi in terra battuta siano quelli dove sia nato“, ha esordito il connazionale del numero 3 del mondo.
“Quello che più mi piace di lui è che pensa sempre in grande. Per essere uno dei migliori giocatori di tutti i tempi bisogna pensare in grande, non c’è altra scelta. Sappiamo che sarà molto difficile battere certi record, ma siamo qui per provarci, per cercare di fare del nostro meglio“, ha concluso Ferrero. Che con le sue dichiarazioni ha di fatto lanciato il guanto di sfida a tutti i rivali di Alcaraz. Sinner compreso.
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